Assegno unico: in quattro mesi presentate domande per 7,5 milioni di figli

Nei primi quattro mesi dall’avvio dell’Assegno Unico e Universale (AUU), sono stati richiesti in totale assegni per circa 7,5 milioni di figli, di cui circa 600mila relativi a domande pervenute nel mese di aprile, in pagamento a maggio. Ad aprile Inps ha ultimato il pagamento degli assegni relativi alle domande presentate entro fine marzo, per le quali non sono stati rilevati problemi nei requisiti necessari per accedere alla prestazione e per le quali non è stata richiesta al cittadino un’integrazione documentale.

Procedura online

La procedura per la gestione della domanda di assegno unico è completamente online: dalla identificazione dell’utente e l’acquisizione dei dati utili alla istruttoria, allo scambio di documentazione e comunicazioni, ad eventuali integrazioni e modifiche della domanda, fino alla comunicazione dell’esito della istruttoria, in linea con le indicazioni della Comunità Europea riguardo la gestione dei procedimenti amministrativi di particolare rilevanza. Tutti gli adempimenti istruttori relativi al possesso dei requisiti per il riconoscimento del diritto in capo al richiedente o relativi al nucleo familiare sono completamente automatizzati e vengono svolti dall’Inps prima del pagamento dell’assegno e sulla base dei dati già in possesso dell’Istituto o reperiti presso altre banche dati pubbliche, in interoperabilità.

Le eventuali integrazioni

Per meno dell’1% degli assegni richiesti è stata proposta ai richiedenti una integrazione documentale a comprova del possesso dei requisiti, in particolare riguardo la trasmissione delle sentenze di affido, e sono state disposte ulteriori verifiche non automatizzabili, demandate agli operatori di sede per un controllo e un eventuale riesame. Gli utenti sono avvisati di eventuali problemi nella loro domanda da un sms e una email.

Dall’istruttoria ai pagamenti

Ogni mese l’Inps procede all’istruttoria di tutte le domande, sia di quelle già presentate nei mesi precedenti (per le quali i controlli automatici partono a inizio mese) sia di quelle di nuova presentazione (per le quali la prima istruttoria viene effettuata sulla base della data di arrivo). La data del pagamento non è fissa, in quanto dipende dalle finestre temporali e dai volumi massimi giornalieri di mandati che la Banca d’Italia indica a Inps per tali accrediti massivi su milioni di posizioni. Ad aprile, ad esempio, i giorni utili al pagamento sono stati sei, per circa 6 milioni di mandati di pagamento.

C’è tempo fino al 30 giugno

L’assegno Unico e Universale è riconosciuto d’ufficio ai percettori di RdC (sia in qualità di richiedente che come altro genitore) ed è pagato negli stessi termini e con le stesse modalità del Reddito di cittadinanza. È già in pagamento l’Assegno Unico decorrente dal mese di marzo 2022. Si ricorda che fino al 30 giugno sarà possibile inoltrare la domanda di Assegno Unico e Universale con il riconoscimento di tutti gli arretrati, calcolati a partire dal mese di marzo 2022. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.