In Italia oltre il 20% delle pubblicità su radio, tv e carta stampata parla di sostenibilità e sono soprattutto le grandi imprese, come Poste Italiane, ad essere realmente impegnate sul tema delle politiche sostenibili. Per molte altre realtà, invece, si tratta ancora solo di parole alle quali non seguono i fatti. Il dato emerge dalla ricerca condotta da ConsumerLab e presentata nel corso della seconda edizione del Congresso nazionale “Future Respect – imprese sostenibili, pratiche a confronto”. Il centro studi Consumerlab ha analizzato i bilanci di 1.915 imprese principali, per capire quale sia il reale coinvolgimento delle grandi aziende sul tema delle politiche sostenibili.
I dati
Dalla ricerca è emerso che 1.230 aziende (il 64,2% del totale) non presentano il bilancio e solo il 52,8% riserva una sezione del proprio sito internet alla Sostenibilità. Sorpresa anche tra i 345 grandi gruppi bancari, il 60,6% non presenta un Bilancio di Sostenibilità, il 38,3% non riserva alcuno spazio sul web alla Sostenibilità. Situazione che peggiora se si analizzano le 76 principali imprese assicuratrici: il 72,4% non presenta un Bilancio di Sostenibilità, il 54% non riserva alcuna sezione alla Sostenibilità.
Il caso esemplare di Poste Italiane
Esemplare è invece il caso di Poste Italiane, che lo scorso anno ha chiuso con una serie di traguardi in ambito sostenibile che ne rafforzano la leadership a livello nazionale e internazionale. Tra questi, la società è entrata a far parte dell’indice MIB® ESG lanciato da Euronext e Borsa Italiana, classificandosi prima tra tutte le imprese presenti nell’indice. Poste Italiane è anche leader mondiale nella graduatoria ESG Overall Score sulle politiche di sviluppo sostenibile con il punteggio più alto al livello globale, confermando la sua presenza nella sezione “Advanced” e migliorando di 10 punti rispetto al rating del precedente biennio. Per la prima volta in assoluto il Gruppo si colloca al primo posto sia nella classifica complessiva “Universo”, su un totale di 4.964 aziende esaminate, sia nella sezione “Transport&Logistics” tra le 1.628 aziende dell’Area Emea (Europe, Africa, Middle East). Ha rafforzato ulteriormente la propria leadership nella sostenibilità confermandosi anche per il terzo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Europe Index nel 2021 Corporate Sustainability Assessment (CSA) di Standard & Poor’s Global. Quindi, il Gruppo ha anche ottenuto il rating “A-” nella classifica annuale di CDP (ex Carbon Disclosure Project) rientrando per il secondo anno consecutivo nella fascia “Leadership” e confermando così il suo ruolo di azienda in prima linea nel contrasto al cambiamento climatico. Infine, Poste Italiane ha vinto il Premio Speciale Oscar di Bilancio 2021 per l’Integrated reporting, che premia le aziende più efficaci e trasparenti nell’integrare la comunicazione sul business con la rendicontazione dei risultati in tema di politiche ambientali, sociali e di governo d’impresa (Esg).