La crescita sostenuta dell’occupazione a marzo (+81mila su febbraio) è trainata dalle donne con 85mila occupate in più sul mese e 442mila su marzo 2021 mentre gli uomini registrano 4mila occupati in meno su febbraio e 362mila in più su marzo 2021. Lo rileva l’Istat sottolineando che il tasso di occupazione femminile nel mese sale al 51,2 con un aumento di 0,5 punti su febbraio e di 2,9 su marzo 2021. Le donne occupate sono 9 milioni 776mila.
La tendenza
Dall’inizio del 2022 – osserva l’Istat – si registrano 170mila occupati in più. L’aumento dell’occupazione a marzo sul mese (+0,4%, pari a +81mila unità) coinvolge i lavoratori al femminile (+85mila), i dipendenti e le persone con più di 24 anni di età. Rimane sostanzialmente stabile tra gli uomini (-4mila) mentre diminuisce tra gli autonomi e i più giovani (15-24 anni). Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -48mila unità rispetto a febbraio) si osserva per le donne e nelle classi d’età centrali. Il tasso di disoccupazione scende all’8,3% nel complesso (-0,2 punti) e sale al 24,5% tra i giovani (+0,3 punti). I disoccupati sono 2 milioni 74mila. Gli occupati tornano sopra quota 23 milioni (23.040.000).
Altri numeri positivi
Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce (-72mila unità) per gli uomini, le donne e per tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti). Rispetto a marzo 2021 gli inattivi diminuiscono di 747mila unità. Il tasso di disoccupazione a marzo scende ll’8,3% grazie al calo di quello femminile (al 9,2 con -0,6 punti) mentre quello maschile sale di 0,1 punti al 7,6%. Per le donne nel mese ci sono 984mila disoccupate con 63mila unità in meno su febbraio e 203mila in meno su marzo 2021. I disoccupati uomini a marzo erano 1.089.000, 15mila in più su febbraio e 209mila in meno su marzo 2021.