I 160 anni di Poste Italiane conquistano ampio risalto su tutti i principali quotidiani nazionali. Grande attenzione, naturalmente, viene dedicata alle dichiarazioni sull’importanza dell’azienda nella storia italiana da parte del Presidente Mattarella. Tra i vari a riportare le parole del Capo dello Stato, c’è Il Corriere della Sera, che titola proprio con una delle affermazioni in cui Mattarella si riferisce a Poste, sottolineando che «è la storia del nostro Paese». Sempre il Corriere, La Stampa, Messaggero e Giornale danno spazio anche alle dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, concentrandosi sulle parole riservate al progetto Polis, sviluppato da Poste Italiane e finanziato in parte dal fondo complementare del Pnrr.
L’importanza di Polis
Come spiega il Sole 24 Ore, Polis è una «vera rivoluzione che cammina in sordina partendo dalle zone più periferiche. 4.800 uffici postali dovranno essere dotati delle infrastrutture, soprattutto informatiche, per consentire alle Poste di fornire al cittadino 19 servizi, tra i quali la carta d’identità digitale, il passaporto, fino ad arrivare alla cartella clinica». Inoltre, come si trova sul Messaggero, «la strategia prevede lo sviluppo di uno “Sportello Unico” che assicuri ai residenti dei comuni più piccoli la possibilità di fruire di tutti i servizi pubblici in modalità digitale attraverso un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste. È previsto il coinvolgimento degli uffici postali (nelle 72 aree interne del Paese) nei comuni con meno di 15mila abitanti».
L’attenzione sociale di Poste
Il Messaggero sottolinea inoltre come la vocazione sociale di Poste Italiane, ricordata dalla presidente Maria Bianca Farina, sia stata confermata anche durante la pandemia, «quando l’azienda (che nell’ultimo anno ha assunto 15 mila lavoratori) ha garantito i servizi essenziali ai cittadini ed ha contribuito alla campagna di vaccinazione nazionale con la distribuzione di più di 30 milioni di dosi di vaccino». Interessante è infine il punto di vista de Il Foglio, in un articolo dal titolo «Perché a Mattarella piace Del Fante», nel quale dopo aver dato spazio alle celebrazioni dei 160 anni, il quotidiano si sofferma sulla vita professionale dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane. L’articolo cita i suoi studi, alla Bocconi e alla New York University, le sue esperienze lavorative e l’approdo a Poste Italiane nel 2017, che ha contribuito a far crescere da allora, imponendo l’Azienda come leader di mercato.