I ricavi del segmento Servizi finanziari di Poste Italiane sono diminuiti nel primo trimestre del 2022, su base annua, dell’1,2% a € 1,3 miliardi, con il margine di interesse (NII) in crescita del 16,1% e i proventi da gestione proattiva del portafoglio di investimento in calo del 20% a causa di un diverso effetto temporale. Nel primo trimestre i ricavi lordi (inclusi i ricavi infrasettoriali) sono diminuiti dell’1,3%, anno su anno, a € 1,5 miliardi influenzati da minori commissioni rinvenienti dalla distribuzione di prodotti assicurativi.
I risultati in dettaglio
Nel primo trimestre il margine di interesse è cresciuto anno su anno del 16,1% a € 420 milioni, trainato da investimenti in crediti d’imposta e da un contesto di mercato favorevole in relazione ai tassi di interesse; € 176 milioni di plusvalenze sono stati registrati, mentre l’obiettivo per l’intero anno della gestione proattiva del portafoglio è stato già assicurato con date di regolamento nel secondo e terzo trimestre. Le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono diminuite del 4,1% anno su anno nel primo trimestre del 2022 a € 434 milioni, per maggiori deflussi rispetto a quelli attesi. Le commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari sono cresciute del 7,2% nel primo trimestre del 2022, anno su anno, a € 69 milioni supportate da maggiori volumi e da un pricing migliore. I ricavi da servizi di incasso e pagamento sono diminuiti nel primo trimestre del 2022 del 9,2%, anno su anno, a € 181 milioni principalmente a causa di un’accelerazione nel calo dei bollettini e del trasferimento dei ricavi da carte di debito a PostePay, unitamente alla crescita dei bollettini direttamente gestiti da PostePay in qualità di fornitore di servizi di pagamento. Le commissioni da risparmio gestito sono aumentate nel primo trimestre del 2022 del 10,8% anno su anno a € 31 milioni, dimostrando resilienza grazie a commissioni di gestione ricorrenti. Le Attività Finanziarie Investite (AFI) hanno raggiunto € 582 miliardi nel primo trimestre del 2022 (in calo di € 4 miliardi rispetto a dicembre 2021), trainate da € 2,0 miliardi di raccolta netta e da un effetto di mercato negativo sui valori degli attivi pari a € 6,0 miliardi, connesso all’aumento dei tassi di interesse. Le Riserve tecniche nette si sono ridotte di € 4,7 miliardi, risentendo dell’aumento dei tassi di interesse, nonostante l’ennesima performance solida nel trimestre in termini di raccolta netta che ha raggiunto € 2,6 miliardi. La raccolta netta dei depositi è stata pari a € 3,9 miliardi, trainata dalla Pubblica Amministrazione. Il Risultato operativo (EBIT) è in crescita, anno su anno, del 12,5% nel primo trimestre del 2022 e pari a € 231 milioni, principalmente per effetto di maggiori accantonamenti sul fondo rischi e oneri nel 2021 e di minor costi infrasettoriali nel primo trimestre del 2022.