La pandemia da Covid-19 ha messo ulteriormente in evidenza l’importanza e il valore della salute, soprattutto dell’innovazione e della digitalizzazione per lo sviluppo di una società e un sistema Paese più resilienti. La trasformazione digitale del Servizio sanitario nazionale, in particolare, è diventata fondamentale per migliorarne l’efficacia sia in termini di coordinamento e prevenzione, sia di erogazione di cure sempre più accessibili, integrate e personalizzate, nonché per abilitare la ricerca nell’ambito delle scienze della vita con l’opportunità di sviluppo di nuove forme di collaborazione tra gli attori dell’ecosistema sanitario. Di questo sì è parlato la scorsa settimana in occasione del “Frontiers Health Italia 2022 – La sanità digitale al servizio della salute pubblica”, che ha riunito gli stakeholder dell’ecosistema della sanità e dell’innovazione per condividere strategie e prospettive.
L’ecosistema di Poste
“Siamo nel momento clou della trasformazione digitale – ha commentato Ilaria Catalano, amministratore delegato Poste Welfare, l’azienda di servizi del mondo della sanità del Gruppo Poste Oggi le due grandi sfide all’interno del Pnrr sono da un lato la riorganizzazione dell’assistenza territoriale e il trasferimento dell’erogazione di alcune prestazioni al domicilio del paziente e dall’altro la trasformazione digitale, quindi l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Questo in sanità si traduce in fascicolo sanitario elettronico, telemedicina, ossia piattaforma nazionale e servizi a favore del paziente per migliori prestazioni a minor costo. Parliamo poi soprattutto di competenze digitali che servono a supporto di questa trasformazione”. “L’obiettivo di Poste – ha continuato Catalano- è quello di garantire sempre di più una democratizzazione di accesso alla salute pubblica. Oggi abbiamo un mix di asset che fanno leva sui canali fisici, come gli uffici postali e i portalettere, e sui servizi integrati che offriamo ai cittadini. L’obiettivo di Poste oggi è di sfruttare questo mix di canali fisici e digitali. Abbiamo 20 milioni di interazioni- ha sottolineato Catalano – che vengono effettuate quotidianamente con i cittadini, di cui il 64% avvengono attraverso i canali digitali. Poste vuole creare una piattaforma ecosistemica che sia in grado di mettere in contatto l’erogatore di servizi di salute con i fruitori dei servizi che sono pazienti, cittadini e caregiver”.