Rallentano l’industria e le costruzioni, ma l’espansione rapida del turismo sostiene la dinamica complessiva. La domanda di lavoro nel comparto infatti spinge l’occupazione delle donne e del Mezzogiorno. Lo segnala Banca d’Italia nella nota ‘Il mercato del lavoro: dati e analisi’ del mese di maggio 2022. Nel confronto con gli ultimi mesi del 2021, resta sostanzialmente costante la crescita dell’occupazione delle donne, rallenta invece quella degli uomini, frenata dall’andamento dell’industria. L’occupazione femminile condivide però in misura inferiore l’aumento del numero delle posizioni a tempo indeterminato, concentrandosi nel settore turistico dove i contratti stabili sono meno frequenti. Per effetto del rallentamento dell’industria, la dinamica del mercato del lavoro è meno favorevole nelle regioni del Centro Nord. Nel Mezzogiorno le attivazioni nette continuano a essere sostenute dal turismo e dalle costruzioni, che vi contribuiscono per quattro quinti.
Livelli occupazionali sostenuti da indeterminati
Rispetto allo scorso anno, quando il recupero dei livelli occupazionali si era concentrato nelle posizioni a termine, nei primi quattro mesi del 2022 la dinamica del mercato del lavoro è stata sostenuta soprattutto dai contratti a tempo indeterminato, che hanno rappresentato circa due terzi delle attivazioni nette. Hanno contribuito, oltre alle assunzioni, anche le trasformazioni, il cui incremento è riconducibile prevalentemente all’ampio numero di persone assunte a tempo determinato nel 2021 (le stabilizzazioni in Italia avvengono in media dopo dodici mesi dall’avvio del contratto). La propensione delle imprese a trasformare i rapporti di lavoro temporanei è tornata sui livelli precedenti l’inizio della pandemia.