Torna in campo la Nazionale di Poste Italiane sotto la guida di Angelo Di Livio, dopo due anni di sospensione a causa del Covid. Allo stadio delle Tre Fontane di Roma, fra 60 giocatori provenienti da tutta Italia, saranno scelti i 25 (più 5 riserve) che faranno parte della rosa della Nazionale per gli impegni a scopo benefico che vedranno protagonista la squadra in divisa gialloblù.
Fare squadra anche fuori dal lavoro
Il calcio come promotore dei valori di cui Poste Italiane è da sempre attento, ma anche come veicolo di aggregazione e inclusione, con l’obiettivo di facilitare la conciliazione tra vita professionale e privata, facendo così letteralmente “squadra” anche fuori dal lavoro.
Qualità umane
Così il Ct della Nazionale di Poste Angelo Di Livio al TG Poste: “Siamo molto felici di ripartire, perché il Covid aveva bloccato ogni attività. C’è entusiasmo, voglia e professionalità. Siamo carichi per iniziare una nuova stagione importante”. Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un giocatore della Nazionale di Poste Italiane (oltre ovviamente a essere dipendente di Poste e giocare con un club dilettantistico)? Di Livio spiega: “Guardiamo un po’ tutto, non solo calcisticamente ma anche l’educazione, il rispetto, i modi di fare. Le qualità umane sono importanti, perché abbiamo un marchio che ha dei valori, i quali devono essere trasferiti in questa maglia”.
Scopo benefico
L’obiettivo è sempre lo stesso: “Questo è un progetto serio, sono contento di farne parte io e il mio staff – conclude Di Livio – Mi auguro di fare quello che abbiamo fatto primo anno ovvero andare in giro per l’Italia a raccogliere fondi per dare una mano a chi ne ha bisogno”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste