L’Italia si conferma tra i Paesi europei con le acque balneabili di qualità più alta. Secondo il rapporto annuale sul tema, realizzato dall’Agenzia europea per l’ambiente e la Commissione europea, nel 2020 l’88,6% delle acque balneabili italiane, costiere e interne, era di qualità eccellente (82,9% la media Ue). La percentuale sale al 97,3% se si tiene conto dei siti in stato buono o sufficiente (Ue 92,7%).
Gli altri dati
Il rapporto presentato in occasione della Green Week Ue classifica le acque di Austria, Cipro, Croazia, Grecia e Malta come le migliori dell’Ue (eccellenza oltre il 95%). Secondo i dati preliminari 2021, l’87,9% dei siti monitorati in Italia è di qualità eccellente e il 97,5% raggiunge gli standard minimi, confermando una tendenza che dura almeno dal 2017. Negli ultimi anni, infatti, la situazione della Penisola è rimasta stabile, con un lieve calo dei siti con qualità eccellente (89,9% nel 2017) e un aumento di quelli in stato buono (da 5,1% nel 2017 a 6,8% nel 2021) o sufficiente (dal 1,9% del 2017 al 2,8% nel 2021).