Cosa succede quando una portalettere cambia zona di recapito? Il rapporto che si crea fra i portalettere e la gente delle zone e dei comuni può arrivare ad essere quasi come quello fra persone di famiglia. Più sono piccole le realtà, più questa situazione si evidenzia. E se è vero che spesso sono i cittadini a cercare il postino anche per le piccole cose, anche il postino a sua volta sente come “amici fraterni” le persone a cui ogni giorno consegna la posta. Il quotidiano piemontese “Notizia Oggi” riferisce di un episodio che riguarda proprio questo aspetto. Chiara Casella, la portalettere che ha operato per tanti anni a Gattinara, in Valsesia, ha lasciato nelle cassette della posta dei cittadini biglietti di ringraziamento prima di trasferirsi.
“Grazie per la pazienza”
Alcuni cittadini, riferisce Notizia Oggi, hanno trovati nelle loro cassette della posta un foglietto con scritto “Grazie per la pazienza che avete avuto nei miei confronti, per aver perdonato i miei sbagli e per aver collaborato per rendere più facile il mio lavoro. Grazie per avermi lasciato viziare i vostri amici quattro zampe. Mi dispiace per le bollette, per le multe e tutto quello che non volevate ricevere, mentre è stato bellissimo consegnare cartoline, pacchi e tutto quello che con ansia attendevate e condividere le vostre emozioni. Auguro a tutti salute e tanta, tanta serenità”.
Dall’inizio della pandemia
Chiara Casella, 48 anni, di Borgosesia, ha iniziato a distribuire la corrispondenza per Poste italiane da qualche tempo in bassa Valsesia. “Ho preso servizio in una parte di Gattinara e di Roasio nel febbraio 2020. C’è poi stato un periodo della mia vita in cui ho lavorato anche nell’ambito turistico e in particolare nelle agenzie di viaggio – spiega a Notizia Oggi – Quando sono poi entrata in Poste Italiane, ho cominciato una nuova pagina della mia vita. Ho iniziato nella città del vino e a Roasio in un periodo non semplice, eravamo nel bel mezzo della pandemia, ma io ho sempre fatto con diligenza il mio lavoro”.
La passione per i cagnolini
Nell’intervista, la portalettere racconta anche il suo rapporto con i cani delle persone alle quali consegna la posta: “Come fanno tutti i portalettere ho consegnato un po’ di tutto, dalle cose che si attendevano con trepidazione a quelle un po’ meno piacevoli come le bollette. Ho sempre avuto modo di trovare persone con cui ho avuto bellissimi rapporti, quasi d’amicizia. E poi ancora, ultimamente, ero solita viziare i cagnolini dando loro qualche biscottino”.
Oltre 500 biglietti per dire “Grazie”
L’idea di salutare con biglietti di ringraziamento è nata proprio dal rapporto stretto costruito con la comunità: “Mi sono affezionata alle località che ho servito – prosegue – e così, poco prima di sapere di spostarmi in un’altra area di competenza, ho pensato di scrivere una lettera a tutti gli utenti. È stato qualcosa di molto semplice che è nato dal cuore”. Sono stati oltre 500 i biglietti realizzati: “Alcuni li sto consegnando ancora – precisa – Sono stata sommersa di ringraziamenti, qualcuno mi ha chiesto di rimanere in paese. Io davvero mai mi sarei immaginata di ricevere così tante dimostrazioni d’affetto come ho raccolto in questi ultimi giorni”.
Le lettere natalizie
Peraltro, non è nuova a questi gesti: “Già a Natale – ricorda – Avevo distribuito, sempre nelle cassette della posta, dei biglietti natalizi e anche in questo caso tanti avevano apprezzato il gesto. Ringrazio davvero tutti: i cittadini, i colleghi e la stessa azienda dove lavoro per queste belle testimonianze d’affetto e amicizia”.
Il trasferimento a Varallo Sesia
La portalettere nei prossimi giorni cambia zona, lascerà la Bassa Valsesia. “Tanti mi hanno chiesto se andrò in pensione, in realtà continuerò a lavorare nella zona di Varallo e nella Val Mastallone – annuncia -. Certo un po’ mi mancherà il territorio che ho servito, ma sono pronta a cominciare una nuova esperienza”.