La grande bellezza del patrimonio culturale italiano torna a conquistare visitatori stranieri e domestici. E le città d’arte si candidano al ruolo di protagoniste dell’estate: tra giugno e agosto sono previsti 27,4 milioni di presenze, oltre 5,5 milioni in più rispetto al 2021. Un boom dovuto soprattutto al ritorno dei turisti dall’estero: le presenze turistiche straniere dovrebbero essere oltre 17,5 milioni, il 34% in più rispetto alla scorsa estate. È quanto emerge da uno studio condotto da Cst per Assoturismo Confesercenti. Lo studio parte da analisi e interviste ad oltre 1.200 imprenditori effettuate nelle principali 100 città d’arte (per capacità di posti letto, notorietà sul mercato e presenze turistiche) distribuite su tutto il territorio nazionale: 17 sono situate nelle regioni del Nord Ovest, 28 in quelle del Nord Est, 30 nel Centro Italia e 25 nelle regioni del Sud e nelle Isole.
Turismo culturale in crescita
Il quadro che emerge è quello di una netta accelerazione, agevolata dalla fine delle restrizioni e dalla ripresa dei movimenti turistici internazionali: quest’estate il turismo culturale crescerà del +24,6% rispetto all’anno precedente, l’aumento più rilevante tra tutti i segmenti di offerta turistica e della media complessiva del settore (+14,3%). A spingere la ripresa del turismo culturale è soprattutto la domanda straniera (+34,6%), anche se si rafforza anche quella italiana (+10,2%), per un totale di oltre 5,5 milioni di presenze in più rispetto al 2021.
Ritrovata vitalità
Complessivamente si stima che il movimento del trimestre potrebbe raggiungere i 27,4 milioni di pernottamenti, di cui il 64% di turisti stranieri e il 36% di italiani. Sebbene non sufficiente ancora a recuperare pienamente i livelli del 2019, quando i visitatori delle città d’arte erano stati 44 milioni – rileva la ricerca – l’aumento conferma comunque la ritrovata vitalità del turismo culturale, che già nei primi 5 mesi del 2022 ha registrato un totale di 30,3 milioni di pernottamenti.
Benefici per ristoranti e negozi
Una buona notizia non solo per le strutture ricettive ma per tutta la filiera del turismo culturale, dai musei ai siti culturali e archeologici, dalle guide turistiche alla ristorazione, dai servizi di noleggio e di trasporto fino alle attività commerciali: complessivamente 343 mila imprese e oltre 1,4 milioni di addetti nei settori produttivi direttamente o indirettamente coinvolti.