Nel 2021 l’economia della Lombardia ha registrato una forte ripresa, favorita dalla graduale rimozione delle restrizioni alle attività economiche. Il prodotto è cresciuto del 6,8%, tornando nel quarto trimestre dell’anno sui livelli pre-pandemici di fine 2019, grazie soprattutto all’andamento dell’industria e delle costruzioni mentre nei servizi il recupero è stato ancora parziale.
La crescita
È quanto emerge dal rapporto “L’Economia della Lombardia” presentato da Bankitalia secondo cui in particolare nell’industria la produzione è cresciuta in misura marcata rispetto al 2020 (+15,6%) e ha recuperato sul 2019 (superando del 4,3% il livello pre-pandemico) grazie anche all’importante contributo delle esportazioni (+12,8%). Nella parte finale dell’anno le componenti di fondo dell’economia si sono indebolite, con l’intensificarsi delle difficoltà di approvvigionamento mentre l’inflazione è andata progressivamente aumentando, sospinta dalle componenti legate all’abitazione e ai trasporti, su cui ha inciso il rialzo dei prezzi dei beni energetici. Nel 2021 è inoltre migliorata la redditività delle imprese lombarde, che hanno accresciuto il patrimonio tramite l’autofinanziamento, l’apporto di nuovo capitale e anche mediante operazioni di private equity. La crescita dei prestiti bancari ha invece fatto registrare un rallentamento, principalmente per l’indebolimento della domanda di credito. I finanziamenti assistiti dalla garanzia dello Stato hanno però continuato a fornire un contributo positivo.
Transizione digitale e ambientale
Le imprese industriali – prosegue l’indagine – hanno aumentato nel tempo la quota di investimenti in tecnologie digitali avanzate e hanno iniziato a investire in impianti per l’autoproduzione di energia elettrica, nella maggior parte dei casi da fonti rinnovabili. Alla transizione verso una migliore sostenibilità ambientale degli impianti a maggiore assorbimento di energia ha contribuito il sistema per lo scambio delle quote di emissione della Ue. Le aziende lombarde hanno anche saputo cogliere le opportunità offerte dai programmi a gestione diretta della Ue, volti a favorire la competitività, la ricerca e innovazione e la transizione ecologica. Nelle costruzioni si è intensificata la fase espansiva avviatasi nella seconda parte del 2020, con un aumento del 7% della produzione del comparto che ha beneficiato anche degli incentivi statali.