Oltre un miliardo di Prodotto interno lordo, più di 16.500 posti di lavoro e circa 500 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico dell’Area Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta) che si conferma anche quest’anno la prima area in Italia per il contributo di Poste all’economia. È quanto sottolinea La Provincia di Cremona. L’impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Nord-Ovest utilizzati da Poste Italiane è il più rappresentativo degli indicatori contenuti all’interno della relazione finanziaria del 2021 che stima, tra le altre cose, gli impatti economici complessivamente generati dall’azienda in ogni singolo territorio.
Primo datore di lavoro d’Italia
Poste Italiane è il primo datore di lavoro del Paese, con 470 dipendenti nella provincia di Cremona, grazie alla sua leadership nei settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento crea valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione in tutta la catena di fornitura locale. In particolare, l’attività svolta nelle regioni del Nord-Ovest, oltre a generare ritorni diretti e strettamente legati all’attività economica del gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (impatti indiretti) e permette alle famiglie del personale impiegato in tutta la catena di fornitura di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi (impatti indotti).
I numeri
L’azienda, che quest’anno celebra i suoi 160 anni al servizio del Paese e da sempre vicina e presente sul territorio con le proprie risorse, ha prodotto negli ultimi tre anni impatti complessivi di oltre 37 miliardi a livello aggregato, pari a circa il 2% annuo e creato 187 mila posti di lavoro. Risultati resi possibili grazie alla solida infrastruttura su cui poggia l’azienda che, solamente nella provincia di Cremona, può contare su più di 120 uffici postali, 5 centri di distribuzione postale e, in Lombardia, 7 stabilimenti di logistica.