Poste Italiane sostiene l’economia del Sud: l’impatto indiretto sul Pil è di 351 milioni

Oltre 351 milioni di Prodotto Interno Lordo, 5 mila 704 posti di lavoro e circa 164 milioni di reddito distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico. Questi gli impatti indiretti generati nel 2021 dall’attività di Poste Italiane sull’indotto dei fornitori. Numeri con i quali Poste Italiane, l’azienda guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante, si conferma ancora una volta azienda determinante per creare valore e sostenere l’economia del sistema Paese e in particolare nell’Area Sud (Campania, Calabria, Puglia e Basilicata). L’impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Sud utilizzati da Poste Italiane è il più rappresentativo degli indicatori contenuti all’interno della relazione finanziaria del 2021 che stima, tra le altre cose, gli impatti economici complessivamente generati dall’Azienda in ogni singolo territorio.

La leadership di Poste

Poste Italiane, primo datore di lavoro del Paese, grazie alla sua leadership nei settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento crea valore economico a livello locale e nazionale, producendo ricchezza e occupazione in tutta la catena di fornitura locale. In particolare, l’attività svolta nelle regioni del Sud, oltre a generare ritorni diretti e strettamente legati all’attività economica del Gruppo, richiede l’acquisto di beni e servizi prodotti da altre imprese (impatti indiretti) e permette alle famiglie del personale impiegato in tutta la catena di fornitura di acquistare a loro volta nuovi beni e servizi (impatti indotti).

Presente sul territorio

L’Azienda, che quest’anno celebra i suoi 160 anni al servizio del Paese e da sempre è vicina e presente sul territorio con le proprie risorse, ha prodotto negli ultimi tre anni impatti complessivi di oltre 37 miliardi a livello aggregato, pari a circa il 2% annuo e creato 187 mila posti di lavoro. Risultati resi possibili grazie alla solida infrastruttura su cui poggia l’Azienda che, solamente nelle regioni del Sud, può contare su oltre 17 mila dipendenti (per la precisione, 17.124) e 2.221 uffici postali.

Capillarità e riconoscibilità

“Le attività di Poste Italiane, in quanto realtà unica in Italia per dimensioni, capillarità e riconoscibilità, generano impatti significativi anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviliuppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite. Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG (Environmental, Sustainability and Governance) e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel Piano ‘2024 Sustain & Innovate Plus’. Fra il 2021 e il 2024, sono previsti investimenti totali per 3,1 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari”.

I numeri di Poste al Sud

Oltre agli impatti generati sull’indotto, l’azienda guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante impiega direttamente ogni giorno 22.544 persone nell’area Sud Italia (1.115 in Basilicata, 4.206 in Calabria, 9.907 in Campania e 7.315 in Puglia), dove in 1.345 comuni sono operativi circa 2.219 uffici postali (180 in Basilicata, 617 in Calabria, 951 in Campania e 471 in Puglia) e 305 Centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi (33 in Basilicata, 61 in Calabria, 112 in Campania e 99 in Puglia).