Poste Italiane è tra i soggetti che hanno realizzato un modello di relazioni industriali tra i più avanzati. Lo ha ricordato il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, intervenendo alla tavola rotonda “La Posta in gioco”, organizzata dal sindacato Slc-Cgil, sull’importante ruolo di Poste al servizio del Sistema Paese anche nel prossimo futuro, con particolare riguardo alle nuove tecnologie, alla digitalizzazione dei servizi e alla velocità delle trasformazioni del mondo del lavoro. All’incontro hanno preso parte l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante e il Condirettore Generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco.
Digitale e prossimità
Il moderno modello di relazioni industriali di Poste, ha notato Orlando, con contratti integrativi che affrontano temi come il welfare e la previdenza, raccoglie temi centrali per le nuove sfide di un mercato del lavoro in profonda trasformazione: “La posta in gioco – ha detto Orlando – è quella di avere un grande player in grado di rendere più competitivo il Paese attraverso l’erogazione di una serie di servizi che facciano i conti con la crescita del digitale, con l’aumento del ruolo della logistica e anche con le funzioni di prossimità territoriale”. Per il ministro del Lavoro, quest’ultima “è una delle sfide più importanti per contrastare le diseguaglianze nelle aree interne e nelle zone meno connesse. Questo – ha concluso – credo che sia un grande ruolo che può competere a Poste Italiane”.
Le riflessioni del sindacato
Nicola Di Ceglie, segretario Area Servizi Postali della Slc-Cgil, ha detto: “Poste deve essere un campione nazionale sul welfare. La missione sociale di Poste sul territorio deve rimanere e rafforzarsi, Poste deve essere l’antenna tra la pubblica amministrazione e i cittadini”. Di Ceglie ha poi aperto una riflessione sull’evoluzione della logistica, che deve prevedere un modello di recapito in forme e modalità compatibili con la storia di Poste. “Tutto il lavoro, le competenze, i saper fare presenti possono e devono contribuire a far vivere l’azienda. E da questo punto di vista – ha aggiunto Di Ceglie – non possiamo che dare atto al gruppo dirigente guidato da Matteo Del Fante che in questi anni ha utilizzato in maniera egregia la leva della diversificazione e il potenziale della rete degli uffici postali per creare valore a favore del gruppo”.
Obiettivi presenti e futuri
L’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, si è soffermato sugli obiettivi presenti e futuri: “La leva principale deve essere la competenza, l’azienda investe moltissimo in competenze digitali per fornire ai clienti un prodotto moderno, facile da utilizzare nell’ambito dell’offerta multicanale, perché comunque abbiamo mantenuto la nostra offerta fisica che si integra perfettamente con quella digitale”. Del Fante ha poi accennato alle novità che riguardano la logistica: “Abbiamo identificato l’ambito della salute, anche grazie all’esperienza pandemica. Abbiamo fatto una piccola acquisizione, siamo diventati il primo operatore logistico in ambito sanitario”. Secondo l’Ad, “ci sono spazi di efficientamento”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste