Poste Italiane è stata tra i protagonisti dei lavori del Global Compact delle Nazioni Unite, l’iniziativa che, a livello mondiale, incoraggia le imprese a promuovere politiche sostenibili. Un impegno che cade in un momento molto particolare per Poste, che taglia il traguardo dei 160 anni, durante i quali ha sempre accompagnato il Paese nel suo sviluppo. Il Gruppo rappresenta infatti una rete che collega il Paese da oltre un secolo e mezzo, con 12.800 uffici postali, 121.000 dipendenti di cui più della metà donne, 586 miliardi di euro di attività finanziarie e 3,1 miliardi di investimenti previsti in asset strategici. Attraverso la sua leadership nei settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, Poste Italiane gioca un ruolo chiave nella creazione di valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dalle proprie attività imprenditoriali, sia per il Paese nel suo complesso. Essere sostenibili, per Poste Italiane, significa agire responsabilmente, seguendo regole, percorsi e principi condivisi con tutti gli stakeholder coinvolti per contribuire al raggiungimento di un futuro verde e giusto per tutti.
Crescere responsabilmente
È per questo che la sostenibilità è il punto focale, il centro di ogni azione del Gruppo, come si apprende dall’obiettivo prefissato di “crescere responsabilmente grazie al contributo determinante delle sue persone al successo sostenibile, all’innovazione, alla digitalizzazione e alla coesione sociale del Paese”. Una sostenibilità che è il tema portante nei contenuti del Piano Strategico “Sustain & Innovate 24” e dell’aggiornamento del Piano Industriale stesso, denominato “Sustain & Innovate 24 Plus”, dove si prefigge il raggiungimento di un’economia a basse emissioni di carbonio, inclusiva, che protegga le persone e le comunità in cui Poste opera, mantenendo con loro un dialogo e una cooperazione costanti nel tempo.
Progetti concreti
Poste Italiane è un’impresa unica per dimensione, riconoscibilità e capillarità: le attività del Gruppo generano – come detto – impatti significativi su tutto il territorio, mantenendo il focus sul raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Per capire meglio come si perseguono gli obiettivi possono essere utili alcuni esempi: per l’SDG 5, quello sull’uguaglianza di genere, Poste ha sostenuto oltre 10 progetti dedicati, realizzato messaggi istituzionali di sensibilizzazione sulla violenza di genere (sugli schermi degli sportelli automatici Postamat), finanziato integralmente il progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza” e partecipato, con 700 dipendenti, al programma digitale per rafforzare le competenze genitoriali. In tema di energia sostenibile e moderna (che riguarda l’SDG 7), è stato implementato – nel 2021 attraverso l’acquisizione da parte di Europa Gestioni Immobiliari – di circa il 98% del fabbisogno elettrico del Gruppo, di cui il 100% proviene da fonti rinnovabili certificate tramite Garanzie di Origine. Infine, per promuovere l’SDG 9 sulla costruzione di infrastrutture resilienti, l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione, Poste Italiane ha avviato un completo rinnovamento del parco veicoli, passando dall’11% di veicoli ecologici nel 2016 al 15% nel 2021. L’obiettivo è la sostituzione dell’intera flotta con veicoli a basse emissioni entro il 2022.
Valore condiviso
Tra i pilastri specifici della strategia di Poste, c’è anche quello di “Creare valore per il Paese”, che esprime l’impegno a generare ed erogare valore condiviso per l’Italia e le comunità locali. Ne sono un esempio il Progetto Pilota Green in Liguria, che prevede nuove piantumazioni e il piano verde per rinnovare la flotta; la partecipazione ai Cresco Awards Sustainable Cities, dove Poste sceglie tre progetti di Piccoli Comuni che si sono distinti per lo sviluppo sostenibile. Quindi, l’iniziativa Smart Letter Box, con 57 cassette delle lettere con schermo, a Roma, Milano e Torino.