A Milano la pubblica amministrazione incontra la solidarietà

La pubblica amministrazione può incontrare il mondo della solidarietà. Tale binomio è stato protagonista di una serata al Refettorio ambrosiano di piazza Greco 2 a Milano. Lunedì 4 luglio, infatti, è stata organizzata una cena di solidarietà con la presentazione del libro “Persone fuori dal comune: storie di donne e di uomini che hanno provato a cambiare la pubblica amministrazione. E qualche volta ci sono riusciti”. Presente l’autore Michele Bertola, ha moderato il dibattito il giornalista Fabio Pizzul. Alcuni estratti sono stati interpretati da Erica Del Bianco, attrice teatrale e cinematografica.

“Si è fatto sempre così”

Molti aspetti della vita quotidiana hanno a che fare con gli uffici pubblici. E se dall’altra parte il cittadino trova funzionari che pensano a sopravvivere perpetuando il “sistema” del “si è fatto sempre così”, l’impatto è sicuramente negativo, facendo aumentare la distanza tra le istituzioni e le persone. Tuttavia dall’altra parte qualcosa di significativo sta avvenendo. Una porta si è spalancata su vicende realmente accadute, raccontate come fossero una storia grazie a questo volume edito da Rubbettino.

L’autore

L’autore non è uno scrittore di grido, ma un uomo che ha fatto del suo lavoro una missione: Michele Bertola, milanese, classe 1961, dal 2012 direttore del Comune di Bergamo. “Ho scritto un libro, anche se quello di scrittore non è il mio mestiere – afferma Bertola – L’idea è nata da un gruppo di amici che mi ha sollecitato riflessioni sulla ‘maledetta burocrazia’. Quello che desidero raccontare sono le storie di persone che con il loro apporto hanno saputo cambiare il corso delle cose. Il tratto identitario dei protagonisti è quello di aver saputo conciliare l’ottemperanza delle norme con la capacità di ottenere risultati, ponendosi in “ascolto” dei cittadini con determinazione, relazioni, attenzione agli impatti. L’ho fatto senza nascondere i limiti e le sconfitte che ci sono, insieme alle vittorie e alle opportunità. Ne è uscito un testo che, leggibile come un’unica storia, trasmette idee su come sia possibile migliorare la pubblica amministrazione”.

La prefazione di Barca

“Sono storie calde, profondamente umane, di vittorie e sconfitte”, scrive Fabrizio Barca nella prefazione. Sono le storie di Giulia, architetto e project manager; Sebastiano, operaio elettricista; di Rossana e Edoardo, dirigenti; di Letizia, impiegata; di Lorenzo, Matilde, Matteo, Adele, e di altri ancora. Le storie sono narrate a Cecilia, giovane funzionaria appena assunta. “Qui sta la ‘trovata’ della cavalcata – afferma Barca -, in cui noi lettori assistiamo alla formazione di un nuovo quadro della PA da parte di un quadro alle soglie della pensione. Con coraggio e ottimismo”.