La ripresa dei premi complessivi sulle assicurazioni Vita e Danni, l’abbattimento dei prezzi del settore RC Auto, l’importanza dell’arbitro assicurativo e, in generale, le trasformazioni di un sistema, quello assicurativo, pronto a rinnovarsi per adattarsi ai cambiamenti del mondo. Sono stati diversi i temi affrontati nel corso dell’Assemblea Annuale di ANIA, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, il cui obiettivo era fare il punto sul futuro di un settore che, per dirla con le parole del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, “ha una grandissima responsabilità, quella di restituire garanzie e certezze a famiglie e imprese”.
Vita e Danni
“Nel 2021 – spiega Maria Bianca Farina, presidente di ANIA e di Poste Italiane – i premi complessivi delle assicurazioni Vita e Danni hanno raggiunto 140 miliardi di euro, in aumento del 3,8%, tornando così al livello del 2019. In particolare, i premi Vita, il risparmio che gli italiani ci affidano, hanno segnato un risultato di 106 miliardi, in crescita del 4,5%”. Ad aver riportato il settore a questi ritmi è stato anche l’incremento dei prodotti “multiramo” che, come chiarisce Farina, sono “in grado di adattarsi al cambiamento degli scenari economico-finanziari, delle preferenze dei risparmiatori, delle aspettative dei clienti nel corso del tempo. I premi Danni, con una raccolta di 34,1 miliardi, sono aumentati del 2%, per effetto di una ulteriore riduzione dei premi r.c. auto del 4,5% e di un apporto positivo, pari a quasi il 6%, degli altri rami Danni. Si conferma così una domanda di protezione in crescita, seppure ancora insufficiente per superare la situazione di sottoassicurazione che connota il nostro Paese”.
R. C. Auto
Importante focalizzarsi anche sul ramo delle assicurazioni R.C. Auto che, come evidenzia sempre la presidente Farina, “nei primi mesi del 2022, malgrado il balzo dell’inflazione, ha registrato prezzi in ulteriore, significativa diminuzione”. In questo modo “si è ridotto drasticamente il divario dei prezzi rispetto alla media europea, da 213 euro nel periodo 2008-2012 a 47 euro nel 2021, nonché tra le diverse aree del territorio nazionale”. Bisogna però tener conto, avverte Farina, che “l’inflazione è destinata ad avere un impatto sul costo dei sinistri, già in crescita nel 2021, e si rendono perciò ancor più necessarie riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel medio-lungo termine. Mi riferisco, in particolare, alla revisione del bonus-malus, alla modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con l’Europa, alla definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona”.
L’arbitro assicurativo
Sulla necessità di rivedere il sistema Bonus-Malus si è espresso anche il presidente dell’Ivass Luigi Federico Signorini, che ha anche voluto evidenziare l’importanza dell’arbitro assicurativo. “Grazie alla collaborazione tra il Mise e l’Ivass è stato raggiunto un giusto punto di equilibrio sul regolamento”, spiega il presidente, che evidenzia come questa sia “un’occasione importante per spezzare la catena del contenzioso patologico”.