Il 2020 è stato un anno importante per la transizione sul tema dei servizi digitali per i cittadini e le imprese, come sostiene il report sull’ambiente urbano dell’anno 2020 dell’Istat. Un trend positivo della fruibilità dei servizi online, che consentono ai cittadini di concludere l’intero iter via web rappresentano il 26,5% dei casi contro il 21,7% dell’anno precedente. Diminuiscono invece le quote dei servizi di livello intermedio e di livello basso e dei servizi che non consentono nessuna operazione online, ma solo la visualizzazione di informazioni.
Guida il Settentrione
Il Nord è capofila del miglioramento della fruibilità dei servizi digitali. Nonostante la maggiore diffusione del livello elevato nei capoluoghi metropolitani (33,3%, +2,6 punti percentuali sul 2019), gli altri capoluoghi di provincia hanno in parte recuperato la distanza (22,4%, +6,7 punti sul 2019); tra questi, Venezia, Milano, Genova, Roma e Bari che offrono più della metà dei servizi online con livello elevato di digitalizzazione. Per le imprese, i dati più rilevanti riguardano lo Sportello unico per le attività produttive (da 53 a 58 comuni), la Dichiarazione di inizio attività produttiva (da 42 a 54), i Permessi di costruire (da 40 a 50) e lo Sportello unico per l’edilizia (da 42 a 51). Infine, tra i servizi rivolti ai cittadini i più diffusi sono il rilascio di Certificati anagrafici (da 44 a 58 comuni) e i servizi di supporto alle mense scolastiche (da 50 a 56).