Nel 2021 gli italiani hanno differenziato 2.417.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro con un aumento dello 0,9% rispetto al 2020 e complessivamente sono state riciclate 2.182.858 di tonnellate(+1,8% sul 2020). È quanto risulta dai dati del rapporto annuale di CoReVe sulla raccolta e il riciclo del vetro in Italia, che anche in questa edizione presenta dati positivi che testimoniano il comportamento sempre più virtuoso dei cittadini. In aumento anche il vetro immesso al consumo, 2.849.812 tonnellate (+4,6%), trainato dalla progressiva ripresa delle attività che fanno capo al circuito HoReCa (Hotel, Ristoranti eCatering) e il parziale recupero delle presenze turistiche, in particolare dall’estero, che erano calate drasticamente durante la pandemia.
Investimento con Anci
Diminuisce però il tasso di riciclo nazionale (76,6% nel 2021), che si mantiene comunque superiore all’obiettivo del 75% fissato dall’Unione Europea entro il 2030. Ma la riduzione, spiega il Coreve, è apparente: l’incremento della domanda di rottame da parte delle aziende produttrici italiane ha infatti reso necessaria l’importazione di ulteriori 210.000 tonnellate di rottame di vetro da altri Paesi europei (Austria, Francia e Germania) che non concorrono a determinare i risultati di riciclo nazionali. Per compensare la mancanza CoReVe si è posto l’ambizioso obiettivo di intercettare buona parte delle oltre 400.000 tonnellate che, ancora oggi, purtroppo, finiscono in discarica, così da evitare il ricorso all’importazione: e per vincere questa sfida che il Consorzio ha lanciato insieme ad Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, per un investimento complessivo di circa 10 milioni di euro.