L’innovazione digitale è sempre più un’esigenza per il settore della giustizia tant’è che da ottobre a giugno è stato attuato l’uso delle chiamate in udienza con l’utilizzo di Telegram presso gli uffici giudicanti del Distretto di Messina nell’ambito del progetto “La capacitazione istituzionale nei distretti giudicanti della Regione siciliana”, realizzato da Formez PA, nella persona della responsabile Anna Pina Cuccurullo, per la Corte d’Appello, il Tribunale e l’Ufficio del Giudice di Pace di Messina e il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, in collaborazione con i locali Ordini degli Avvocati. Il progetto è stato, appunto, curato da Formez PA, l’istituto in house alla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della funzione pubblica, sempre in prima linea nella comunicazione digitale al servizio delle pubbliche amministrazioni. Complessivamente sono stati coinvolti 2007 utenti con 26 canali Telegram attivati e utilizzati da altrettanti giudici del Distretto.
L’esigenza del progetto emersa durante la pandemia
“La prima fase della sperimentazione delle chiamate in udienza con l’utilizzo di Telegram presso gli uffici giudicanti del Distretto di Messina è terminata con un grande successo. Il sistema è stato talmente gradito dagli operatori del comparto giustizia che, a partire da settembre, la sperimentazione sarà operativa anche nel Distretto di Corte d’Appello di Catania ed è in progetto la sua diffusione, anche negli altri Distretti giudiziari siciliani”. L’esigenza del progetto nasce nel periodo di emergenza sanitaria per preservare la sicurezza e garantire, al tempo stesso, l’accesso fisico agli uffici giudiziari, sulla scorta di una esperienza già realizzata dall’Ordine degli Avvocati di Firenze.
Come funziona il canale Telegram
A livello operativo, grazie al supporto fornito da Formez PA, nel Distretto di Messina è stato creato un canale Telegram per ogni giudice sperimentatore in cui vengono pubblicati il ruolo d’udienza del giorno e l’ordine delle cause da trattare. Il giudice procede a chiamare le cause inviando un messaggio nel canale Telegram, indicando il numero progressivo associato al procedimento chiamato. In questo modo, gli avvocati possono monitorare lo stato dell’udienza direttamente dal proprio smartphone, con una notifica, senza necessità di aspettare il proprio turno in prossimità dell’aula, evitando così assembramenti. Questo strumento di gestione della chiamata in udienza va anche nella direzione della semplificazione e del miglioramento dei servizi all’utenza, ottimizzando i tempi di lavoro di tutti gli operatori della giustizia.