Solo nell’ultimo anno, a Roma, le iscrizioni ai servizi di sharing sono cresciuti del 97%, sfiorando i 3,4 milioni di utenti registrati, e i singoli noleggi sono saliti dell’88,5%, superando 2,5 milioni di spostamenti. Le bici sono quelle con l’aumento più significativo delle iscrizioni (+227%), ma in termini di viaggi segnano “appena” +57%. I monopattini, invece, fanno registrare +147% di iscrizioni e +178% negli spostamenti. È il trend crescente della mobilità condivisa registrato dall’Aci a Roma.
Lo studio
L’Automobile Club Roma ha presentato al Campidoglio uno studio realizzato dalla Fondazione Caracciolo e intitolato “Nuovi modelli di mobilità in ambito urbano. La Sharing mobility a Roma”. In Europa gli spostamenti medi giornalieri sono aumentati negli ultimi cinquant’anni da 17 a 35 chilometri e sono tanti i fattori che hanno generato un cambiamento nelle abitudini dei cittadini, soprattutto nell’ultimo periodo pandemico. Il ricorso alla mobilità condivisa è sempre più diffuso, soprattutto di quella che vede protagoniste le biciclette, i monopattini e gli scooter elettrici. Nello scenario internazionale, Roma è la sesta capitale europea per bici condivise (25.000 a Parigi, 5.000 a Roma) e la quinta per numero di monopattini in sharing (30.000 a Berlino, 13.000 a Roma).
I vantaggi dello sharing
Tra i vantaggi di queste nuove forme di mobilità non va sottovalutato il minore impatto ambientale: l’80% delle vetture in car sharing è Euro6 o elettrico, mentre tra le auto private le Euro6 sono solo il 32% del totale e quelle a batterie non superano lo 0,5% del circolante. Bici e monopattini elettrici, infine, non impattano sull’ambiente in termini di emissioni. Ma non è tutto oro quel luccica: guardando alla sicurezza stradale, infatti, il coinvolgimento di bici e monopattini negli incidenti è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni.