È dal 1929 che il palazzo delle Poste centrali di Rovigo, progettato dall’architetto Roberto Narducci, affacciato su quello che oggi è corso del Popolo, fa bella posta di sé nel centro cittadino. Lo riporta Il Gazzettino. “Il Palazzo delle Poste in corso del Popolo, oggi come ieri, è emblema di un’epoca e ricopre un ruolo di indiscutibile testimonianza storica e di maestosa autorevolezza”, sottolinea Poste Italiane che celebra i propri 160 anni di attività e, per questo, punta l’attenzione proprio sulle sue più antiche strutture, Palazzi delle Poste, che “continuano a rappresentare un punto di riferimento sul territorio nazionale e ad essere un simbolo della bellezza architettonica e della storia dell’Italia”.
Opere d’autore
I palazzi di Poste Italiane spesso sono opere d’autore, nelle loro più diverse declinazioni artistiche e strutturali hanno rappresentato negli anni la trasformazione che il nostro Paese ha vissuto tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopoguerra. Senza dimenticare l’importante ruolo sociale che hanno rappresentato».
La raccolta
Il Palazzo di Corso del Popolo è ben descritto volume artistico “Le Belle Poste. Palazzi storici delle Poste Italiane” edito da Franco Maria Ricci in occasione dei 160 anni di Poste Italiane”, una raccolta di schede tecniche, immagini e approfondimenti degli edifici storici accompagnati da bozze e disegni realizzati da fotografi d’eccellenza come Luciano Romano, Giovanni Ricci-Novara e Massimo Listri.
La descrizione
“Il progetto del Narducci, risalente agli anni Venti, è ancora influenzato dal neoliberty e dall’eclettismo storicistico – si legge nel lungo testo – È chiaramente leggibile l’ispirazione all’architettura rinascimentale locale, Palazzo Roncale, Accademia dei Concordi, reinterpretata e fusa con elementi del tardo Liberty, soprattutto nella sistemazione degli interni. L’interno ha ancora l’aspetto originale, essendo stati mantenuti tutti i rivestimenti e le finiture, dai pavimenti in mosaico alle magnifiche porte di legno, dagli stucchi alle vetrate colorate”.