Entrano in vigore le nuove norme Ue per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata, adottate nel 2019. Vengono così stabiliti standard minimi per il congedo di paternità (che sarà di almeno 10 giorni compensato almeno a livello di indennità di malattia), per il congedo parentale (anche in forma flessibile o part-time) e per il congedo di assistenza (almeno 5 giorni all’anno). Introdotto anche il diritto di richiedere modalità di lavoro flessibili per i genitori che lavorano con figli fino ad almeno otto anni e per tutti i tutori.
Pilastro europeo dei diritti sociali
Questi diritti, nel complesso, si aggiungono ai diritti esistenti sul congedo di maternità e fanno parte del pilastro europeo dei diritti sociali. “La direttiva sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata mira ad aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e il ricorso a congedi per motivi familiari e a modalità di lavoro flessibili”, evidenzia la Commissione europea. Oggi il tasso di occupazione delle donne in Europa è inferiore del 10,8% a quello degli uomini e solo il 68% delle donne con responsabilità familiari lavora, contro l’81% degli uomini con le stesse responsabilità.