Un importante riconoscimento per il Palazzo delle Poste di Viterbo, in via Ascenzi. Nell’anno in cui Poste Italiane celebra i suoi 160 anni, i Palazzi di Poste continuano a rappresentare un punto di riferimento sul territorio nazionale e ad essere un simbolo della bellezza architettonica e della storia dell’Italia. Il Palazzo di Viterbo, oggi come ieri, è emblema di un’epoca e ricopre un ruolo di indiscutibile testimonianza storica e di maestosa autorevolezza.
La storia del Palazzo
Il Palazzo delle Poste di Viterbo, che oltre alla sede Filiale provinciale di Poste Italiane ospita anche l’ufficio postale centrale della città, è stato progettato e realizzato sotto la direzione artistica di Cesare Bazzani (1873-1939) in soli due anni, anche se solo nel gennaio del 1938, dopo ulteriori due anni dal termine dei lavori, l’edificio venne consegnato formalmente all’utilizzatore. L’attenzione di Poste Italiane ai suoi prestigiosi edifici storici è alta in tutto il territorio nazionale e anche il Palazzo delle Poste di Via Ascenzi, lo scorso anno, è stato oggetto di restauro e ristrutturazione che, oltre a riportare all’antico splendore la facciate dell’edificio, hanno consentito di donare al Palazzo un tocco di modernità e di fascino in più con la realizzazione di un sistema di illuminazione esterna che ne ha valorizzato l’insieme architettonico aggiungendo un indubbio valore estetico nella visione notturna.
Il ruolo sociale dei Palazzi
Come l’edificio di via Ascenzi, i palazzi di Poste Italiane spesso sono opere d’autore e nelle loro più diverse declinazioni artistiche e strutturali hanno rappresentato negli anni la trasformazione che il nostro Paese ha vissuto tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopo guerra. Anche dal punto di vista della cultura architettonica hanno contribuito a delineare il contorno di una inedita modernità: soprattutto dagli anni ’30 del Novecento, nel segno dello stile razionalista. Senza dimenticare l’importante ruolo sociale che hanno rappresentato per tutte le generazioni e in ogni epoca.