cybersicurezza

Aperte le iscrizioni per il primo dottorato nazionale in cybersicurezza. Fino al prossimo 3 ottobre i titolari di una laurea magistrale conseguita in Italia o titoli equipollenti all’estero potranno candidarsi per 38 borse di studio cofinanziate dalla Scuola Imt Alti Studi di Lucca, dal ministero dell’università e della ricerca, da 24 università e centri di ricerca nazionali e 10 aziende. Obiettivo: conseguire un titolo altamente formativo nel campo della sicurezza informatica, che abbia come orizzonte tutti gli aspetti di questa realtà sempre più centrale nella quotidianità di aziende, privati e pubblico.

Quattro percorsi

Realizzato dalla Scuola Imt, in collaborazione con il Laboratorio nazionale di cybersecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), il dottorato si articola in quattro diversi curriculum: Foundational Aspects in Cybersecurity; Software, System, and Infrastructure Security; Data Governance and Protection; Human, Economic, and Legal Aspects in Cybersecurity. Tutte le attività formative sono tenute in lingua inglese e il dottorato è aperto a laureati italiani e stranieri con diverse competenze; tra i requisiti di ammissione non vi è il possesso di lauree specifiche.

Il futuro della cybersecurity

Il dottorato nazionale che, con apposita convenzione, beneficerà della collaborazione dell’Agenzia di Cybersicurezza Nazionale (Acn), è coordinato dal professor Rocco De Nicola, Rettore della Scuola Imt, vice direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini e direttore del Centro di Competenza su Cybersecurity della Regione Toscana (C3T). Lo stesso De Nicola, insieme al direttore del Laboratorio nazionale, Paolo Prinetto, e al direttore dell’ACN, Roberto Baldoni, ha curato il libro bianco ”Il futuro della cybersecurity in Italia: ambiti progettuali strategici” nel quale, già quattro anni fa, si delineavano le strategie per rendere l’Italia più resistente alle sfide del mondo cibernetico.