biodiversità

Al via al National Biodiversity Future Center (Nbfc), primo centro di ricerca nazionale per la biodiversità, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Lo rende noto il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), che partecipa al progetto.

I partner

Il National Biodiversity Future Center – informa il Crea – si focalizza sul tema prioritario a livello nazionale e internazionale della biodiversità attraverso una rete, coordinata dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e composta da 48 partner, scelti tra Università, organismi di ricerca, fondazioni e imprese, in base alla loro comprovata leadership scientifica, tecnologica, etica e di mercato. Il progetto prevede un finanziamento di oltre 320 milioni di euro per i primi tre anni (2023-2025) ed il coinvolgimento di oltre 1.300 ricercatori degli enti partner.

Ruolo cardine

Il contributo del Crea consisterà nel monitorare, preservare, ripristinare e valorizzare la biodiversità negli ecosistemi terrestri della penisola. In particolare, il Crea “ricoprirà – informa l’ente di ricerca – un ruolo cardine per fornire strumenti innovativi ed efficaci al mondo della ricerca, ai cittadini e ai decisori politici, così da metterli in condizione di conoscere e contrastare l’erosione della diversità biologica, quantificare i servizi ecosistemici e realizzare azioni volte alla conservazione e al ripristino della biodiversità in tutto il Mediterraneo”.

Il coinvolgimento del pubblico

Crea inoltre lavorerà all’individuazione di soluzioni innovative per raggiungere i target del Green Deal in materia di biodiversità. Altre attività di cui si occuperà il Crea riguarderanno gli ambienti terrestri e d’acqua dolce, tra cui il monitoraggio a lungo termine degli ecosistemi forestali con particolare attenzione alla sua biodiversità funzionale in risposta ai cambiamenti globali e alle pratiche di gestione. Il pubblico sarà coinvolto in iniziative di citizen science per la tutela di specie e habitat protetti, incentrate sulla valorizzazione e lo sviluppo delle collezioni museologiche.