Il presidente della Regione Basilicata e l’assessore all’Ambiente, al Territorio ed all’Energia confermano che la proposta progettuale presentata è risultata ammessa a finanziamento per un importo pari a 49,5 milioni di euro. L’ambito di intervento è costituito da 42 Comuni lucani per un totale di 4.577 km di rete idrica a servizio di 214.580 abitanti. L’area totale coperta dalle reti è pari a circa 274 km quadrati, i dislivelli altimetrici delle reti sono estremamente variabili, in quanto si tratta di aree fortemente eterogenee da un punto di vista orografico. I Comuni ricadenti nell’ambito di intervento sono stati individuati sulla base di valutazioni strategiche a partire da una analisi delle performance di tutti i sistemi idrici gestiti da Acquedotto Lucano in termini di perdite idriche e rotture.
Digitalizzazione in Basilicata
La strategia proposta integra la digitalizzazione con l’applicazione di un mix ottimale di tecnologie innovative, l’adeguamento dei processi operativi e l’aggiornamento formativo del personale per garantire il controllo mirato delle perdite e una strategia di risparmio energetico. Il sistema prevede l’introduzione di tecnologie e sistemi di supporto decisionale per la ricerca, localizzazione e monitoraggio delle perdite idriche, la gestione della pressione, il monitoraggio dello stato delle condotte, la gestione delle misure e dei consumi di utenza, la modellazione matematica delle reti e l’asset management.
Il progetto suddiviso in tre lotti
Il progetto proposto è suddiviso in tre lotti:
• LOTTO 1 – Rilievo, digitalizzazione, modellazione idraulica e ingegnerizzazione delle reti idriche.
• LOTTO 2 – Digitalizzazione delle misure all’utenza mediante l’utilizzo di contatori smart.
• LOTTO 3 – Distrettualizzazione della rete e realizzazione degli interventi di riabilitazione delle condotte ammalorate.
In coerenza con le finalità del bando a fine 2025 si prevede in questo modo di ottenere una riduzione superiore al 35% del volume di perdita, a cui corrisponde il recupero di 12.424.073 m3/anno complessivi di perdite reali nel periodo 2020-2025, con un corrispondente risparmio dei costi relativi alla potabilizzazione e trasporto dell’acqua stimati in 33.190.543,65 kWh nonché una riduzione di 8.928 Kg di CO2 immessa in ambiente.
La notizia rappresenta il giusto riconoscimento all’impegno ed alla professionalità delle risorse coinvolte che hanno saputo cogliere appieno lo spirito che pervade la misura del PNRR per il superamento del water service divide. Le attività saranno svolte in continuità a quanto già previsto nel progetto del React Eu che ha visto l’avvio nel corso del 2022.