Servizi di recapito per l’INPS, il TAR del Lazio dà ragione a Poste Italiane

Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Fulmine Group per l’annullamento della gara per i servizi di recapito e di gestione della corrispondenza dell’INPS, alla quale ha partecipato Poste Italiane. L’operatore postale palermitano – ha riferito il TG Poste nell’edizione di ieri – aveva impugnato l’obbligo di garantire una copertura geografica del 100% della popolazione e l’impossibilità di affidare a Poste Italiane, in qualità di fornitore del Servizio Universale, le spedizioni verso aree non coperte autonomamente.

La sentenza del TAR

Recependo la linea difensiva di Poste Italiane e dell’INPS, il TAR, con sentenza numero 01742 del 12 agosto 2022 ha invece stabilito che la suddivisione dell’appalto in lotti, unita alla possibilità di formare gruppi temporanei di imprese e al subappalto, abbiano consentito a tutti di competere ad armi pari con Poste Italiane, salvaguardando la tutela della concorrenza, l’efficienza e la capillarità del servizio. La pronuncia del giudice amministrativo sgombera il campo dalle obiezioni sollevate a più riprese anche degli organi regolatori, secondo le quali, imponendo coperture territoriali estese, i bandi per l’affidamento del servizio di recapito offrirebbero un vantaggio ingiusto a Poste Italiane.