Il 46% degli italiani nel primo semestre 2022 ha almeno un finanziamento attivo secondo i dati della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del Credito rateale da parte degli italiani effettuato da Crif. Numeri che riflettono la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento, ma che è anche favorito da un costo del denaro ancora contenuto, con il tasso di default a 90 giorni per il Credito al dettaglio che nell’ultima rilevazione di Crif si è attestato all’1,1%.
Finanziamento: la rata media da 305 euro
A livello pro-capite, nel primo semestre dell’anno in corso la rata media rimborsata ogni mese è pari a 305 euro (-4,5% rispetto a un anno fa) mentre l’esposizione residua è pari a 31.893 euro (in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione). A livello territoriale, la regione con la quota più elevata di finanziamenti attivi è la Valle d’Aosta, con il 56,0% del totale, seguita dalla Toscana (51,2%) e dal Lazio (50,4%). All’estremo opposto del ranking si colloca il Trentino Alto Adige, regione in cui solamente il 26,4% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di Credito attivo, preceduto dalla Basilicata (36,8%) e dalla Campania (39,8%).
Il commento
“In questa prima parte dell’anno sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in contrazione non solo per la tendenza degli italiani a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei contratti di mutuo all’interno del portafoglio delle famiglie a vantaggio dei prestiti di piccolo importo. Nel complesso l’incidenza dei mutui, in costante calo, oggi rappresenta il 20,2% del totale dei finanziamenti attivi mentre sono i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc. a risultare la forma di finanziamento più diffusa, con una quota superiore al 50% del totale” ha dichiarato Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di Crif.