Dipendenti e direttrici: in Poste Italiane le donne sono la maggioranza

Poste Italiane è una realtà italiana all’avanguardia su più fronti: tra questi, in prima linea, c’è l’annullamento del gender gap, sia professionale che salariale. Una politica aziendale che porta Poste da sempre al centro dell’attenzione, come nel caso dell’approfondimento “Il tempo delle donne” del Corriere della Sera.

Le donne contano

In Poste Italiane, come viene spiegato, le donne contano: il 53% dei dipendenti sono donne ed anche il 59% dei direttori degli uffici postali. “L’azienda dovrebbe essere un modello nel mondo del lavoro”, dice il Condirettore Generale di Poste Giuseppe Lasco, citato nell’articolo del quotidiano milanese.

Presenza femminile in crescita costante   

Il Corriere della Sera ripercorre la storia al femminile di Poste, che quest’anno compie 160 anni e che è oggi la più grande azienda italiana: “Sin dalla fondazione – si legge – Poste ha investito in telegrafiste, portalettere, impiegate e dirigenti. Già nel 1881 le donne presenti erano più di 500, venti anni dopo più di 3.000 e nel 1911 oltre 8.000. Persone comuni, ma anche volti noti come la scrittrice Matilde Serao e Teresina Gramsci (sorella di Antonio Gramsci). Da allora la presenza femminile è cresciuta fino ai numeri di oggi: nel Lazio e in Friuli è donna il 65% dei dipendenti, in Lombardia il 51%, in Sicilia il 47% e in Puglia il 41%”.

Sostegno alla genitorialità e no gender gap salariale

La policy aziendale tiene conto di questo aspetto, sostenendo il 100% della retribuzione sia nei cinque mesi di maternità, sia durante il congedo e annullando il gender gap salariale: “Crediamo nella tutela dei principi di parità di genere in ogni ambito della cultura aziendale e a ogni livello di responsabilità”, è il commento dell’Ad Matteo Del Fante riportato dal Corriere.

Turnover generazionale costante

Nell’articolo si legge anche che “entro il 2024, Poste Italiane rinnoverà il 25% dei suoi dipendenti, un turnover generazionale che coinvolgerà operatori di sportello e consulenti finanziari (passeranno da 8.000 a 10.000), professionisti del digital, specialisti nel settore assicurativo e dei pagamenti”. Un’azienda in movimento che guarda al futuro puntando su uguaglianza, tecnologia e talento.