La nostra grande bellezza: così i Palazzi delle Poste hanno accompagnato la storia d’Italia

La storia di Poste Italiane non è fatta soltanto di lettere e pacchi ma anche dei tanti palazzi di straordinaria bellezza architettonica dove trovano sede gli uffici postali. A questi dedica un approfondimento il TG Poste. Sorti, i primi, all’indomani dell’Unità d’Italia e costruiti in larga parte nel periodo tra le due guerre nelle principali città, gli edifici postali diventano ben presto fulcro degli affari e della socialità: oggi, dopo 160 anni, raccontano anche oltre un secolo di vita del Paese.

Gli edifici postali più belli

A partire da quello di San Silvestro a Roma, inaugurato nel 1879 e costruito per dotare la neo-capitale d’Italia di un ufficio postale degno del suo rango. Nel 1911, cinquantenario del Regno d’Italia, viene inaugurato il Palazzo delle Poste di Torino e nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale quello di Firenze. Ma il maggior numero di inaugurazione avviene fra le due guerre: a Bergamo, Napoli, Palermo, Brescia, Bari, Alessandria, Catania, La Spezia, Gorizia.

Angiolo Mazzoni ed i palazzi razionalisti

E nella Capitale in quegli anni nascono i palazzi delle poste di Roma Ostiense e Piazza Bologna, modelli dell’architettura razionalista: in quel periodo, infatti, gli edifici dovevano rispondere a precisi criteri di funzionalità e luminosità che architetti dall’estro ingegnoso hanno saputo coniugare con materiali innovativi come vetro, alluminio e acciaio inox. Uno su tutti: Angiolo Mazzoni. A lui si deve il Palazzo delle Poste di Ferrara, mix di classicismo e razionalismo; il suggestivo palazzo di Palermo, dall’imponente facciata aulica e dai marmi policromi e che vanta all’interno le tele futuriste di Benedetta Cappa Marinetti e ancora quello di La Spezia ornato dai mosaici di Prampolini e Fillia. Senza dimenticare tutti gli altri progettisti (Adalberto Libera, Marcello Piacentini, Roberto Narducci, Giuseppe Vaccaro, Mario Ridolfi) e artisti (Gino Severini, Mario Sironi, Tato, Domenico Ponzi, Napoleone Martinuzzi) che hanno così contribuito anche alla bellezza delle nostre città. Un patrimonio artistico e storico inestimabile, che unisce il Paese da Nord a Sud e che da 160 anni accompagna l’Italia e gli italiani fra passato, presente e futuro.

Qui sopra, il servizio del TG Poste.

(articolo in collaborazione con l’Archivio Storico di Poste Italiane)