Bankitalia

La divulgazione e la comunicazione dell’educazione finanziaria possono trarre sicuri benefici dalle nuove tecnologie perché consentono di raggiungere un pubblico molto più vasto e di adattare i contenuti didattici a esigenze specifiche.

L’alfabetizzazione tecnica di base

Lo ha affermato il direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, partecipando alla decima conferenza dell’International Federation of Finance Museums, organizzata dalla Banca d’Italia insieme al Museo del Risparmio di Torino e dedicata al tema dell’impatto della digitalizzazione sulla divulgazione finanziaria, l’istruzione e l’inclusione. Secondo Signorini bisogna però “porre attenzione al digital divide, geografico o generazionale che sia, evitando che si trasformi in un’altra fonte di esclusione finanziaria”. Inoltre “la digitalizzazione rende la sfida educativa allo stesso tempo più facile e più complessa e c’è perciò bisogno di coltivare metodi di insegnamento che, oltre all’alfabetizzazione tecnica di base, mirino ad accrescere il pensiero critico che aiuta a selezionare teorie sensate e fonti affidabili, in finanza come altrove”.

Campagne di istruzione

“La stessa complessità – aggiunge – sempre maggiore dei prodotti offerti sul mercato rende più difficile la semplificazione necessaria alla divulgazione e alle campagne di istruzione di base. Se i vantaggi e rischi non vengono compresi correttamente dai non esperti, si rischia il diffondersi di reazioni emotive”.