Nonostante il rallentamento economico e l’alta inflazione “il settore assicurativo europeo e italiano sta mostrando la sua capacità di affrontare e gestire congiunture economiche e finanziarie estremamente complesse”. Lo ha detto Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), nel suo intervento di apertura dell’Insurance Summit 2022, ricordando come “il rallentamento economico e il contesto di alta inflazione pesano sulle assicurazioni”.
Le tendenze
“Il rallentamento della crescita porta in genere a una minore domanda di coperture. Nei rami danni, la più alta inflazione inizia a manifestarsi nell’aumento dei costi dei sinistri, mentre il processo di adeguamento delle tariffe assicurative è, data la natura del business, più lento e graduale. Nei rami vita, oltre a una riduzione della domanda, alcuni assicurati potrebbero trovarsi nelle condizioni di liquidare gli investimenti e questo – ha continuato la presidente Farina – avrebbe effetti negativi sull’afflusso di risorse e, soprattutto, sull’ordinata gestione del portafoglio titoli, che peraltro risente di forti perdite sulle obbligazioni e sulle azioni, con riflessi nei conti economici”.
Serve ottimismo
In un momento che non potrebbe essere “più denso di sfide e di opportunità per chi saprà leggere e interpretare il cambiamento”, le “ragioni dell’ottimismo – un ottimismo lucido, razionale, non fideistico – debbono ancora prevalere rispetto a quelle della legittima preoccupazione”, afferma la presidente dell’Ania. “La professionalità, la robustezza patrimoniale, la capacità di allocazione delle risorse in mercati quotati e non quotati nel lungo periodo – conclude Farina – sono i punti di forza che renderanno l’industria assicurativa sempre più centrale per il benessere e il welfare delle famiglie, lo sviluppo tecnologico e di mercato delle imprese e la crescita dell’economia nel lungo termine, affiancando le iniziative e le risorse pubbliche in campo, a iniziare da quelle del PNRR”.