Il lavoro in Poste Italiane spesso e volentieri si trasforma anche in quello di “ambasciatore” della propria città o comunque della città nella quale si lavora. È quello che è capitato a Giovanna, 35 anni, messinese e dipendente di Poste Italiane, protagonista dell’iniziativa “Le vie dei tesori” e che grazie ad essa ha potuto raccontare un pezzo della sua città sui social. Ne riferisce Messina Today.
Poste Italiane anche nei piccoli centri
“Castanea delle Furie si trova a pochi chilometri da casa. È anche tra le mie sedi di lavoro. Eppure solo adesso, dopo averla visitata da turista, ne ho potuto apprezzare il suo fascino magico”, racconta al quotidiano online. L’iniziativa “La via dei tesori” ha aperto ai cittadini luoghi più o meno noti del territorio messinese e siciliano in generale. Oltre trenta le proposte che il festival culturale ha dedicato alla città sullo Stretto, tra luoghi da visitare, passeggiate da godere ed esperienze da fruire. Giovanna ha potuto raccontare questa frazione di Messina, che è fra i luoghi dove presta servizio come consulente finanziario negli uffici postali. “Una meta – si legge nell’articolo – che la giovane consulente ha voluto raccontare anche per immagini postando le foto della sua passeggiata per l’iniziativa ilnostroXcorso, che coinvolge i colleghi in tutta Italia per condividere esperienze di mobilità sostenibile valorizzando le bellezze del nostro territorio”.
Castanea e i suoi vicoli sorprendenti
“Ho scelto la passeggiata tra i vicoli e le strade alberate di Castanea – spiega – perché ero curiosa di osservare con occhi diversi un posto che già conoscevo per la natura e l’ospitalità dei suoi abitanti. Vi sorprenderebbe scoprire quanto di altro e di bello esiste oltre gli sguardi fugaci che dedichiamo ai luoghi che viviamo giornalmente. E Castanea ne è un esempio lampante, con le sue pinete, l’antico casale dalla grande storia, i vicoli, le chiese e le tipicità gastronomiche”. Giovanna racconta la bellezza di un territorio spesso poco conosciuto anche per chi ci vive vicino: “In mezzo, durante il tragitto, non ho tenuto il conto delle tante chiese presenti. Monumenti religiosi che non ti aspetti. Proprio di fronte al mio ufficio postale, ad esempio, c’è la chiesa del Santissimo Rosario: un edificio originario del XVII secolo con una storia appassionante dietro la sua realizzazione. Ammetto che non vi ero mai entrata prima”.