Il mercato audiovisivo è tornato a sorridere, con una crescita del 37% rispetto al 2017. È quanto emerge dal 4° Rapporto APA sulla Produzione Audiovisiva Nazionale, presentato dall’Associazione Produttori Audiovisivi. Il costo totale delle produzioni a contenuti originali video-televisivi ha infatti raggiunto un valore che oscilla tra i 1420 e 1470 milioni di euro.
TV e On Demand trainano il settore
La componente principale del valore della produzione audiovisiva originale è rappresentata dagli investimenti in serie e film per la TV e il VOD (i servizi on demand). Si tratta anche della componente che ha registrato la crescita maggiore fra il 2017 e il 2021 (+62%). Subito dopo si trova, per dimensioni di investimento, il segmento dell’intrattenimento e degli altri generi, come documentari, programmi di attualità e approfondimento, talk show o magazine culturali.
La rilevanza estera
Nello stesso lasso di tempo è cresciuto notevolmente anche il numero dei titoli che hanno avuto circolazione estera, e che hanno raggiunto un valore internazionale complessivo di circa 100 milioni di euro. La crescita, che ha portato a 48 titoli rispetto ai 17 del 2017, è dovuta sia alla produzione -distribuzione delle produzioni per e sulle piattaforme globali sia a una maggiore capacità dei prodotti per la TV di trovare opportunità distributive sui mercati internazionali.
I lavoratori dell’audiovisivo
Il settore ha visto anche una moltiplicazione delle fusioni e acquisizioni anche per le imprese di piccola e media dimensione. In generale sono 111.235 i lavoratori coinvolti nelle attività dell’audiovisivo, suddivisi in 44.075 dipendenti, 47.014 autonomi, 14.155 amministratori, 3.488 dipendenti ex-Enpals e 2.502 imprenditori. Considerano anche l’indotto, il settore coinvolge oltre 200 mila lavoratori.