Ogni cittadino ha in media, in casa, almeno 9 apparecchi in disuso o rotti. Tutti questi Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed elettroniche (RAEE), se riciclati, rappresenterebbero una miniera di materie prime.
Le apparecchiature in disuso
Secondo una ricerca realizzata da Ipsos per conto di Erion, il consorzio per la gestione dei rifiuti di questo genere, su un campione di 1.400 italiani (dai 18 ai 75 anni) e diffusa in occasione dell’E-Waste Day, l’81% degli intervistati dichiara di possedere almeno un’apparecchiatura elettrica in casa ancora funzionante, ma inutilizzata. Il 61% poi la tiene anche se rotta: tra questi ultimi per il 33% si tratta di vecchi cellulari, per il 23% di caricabatterie e per il 17% di laptop. Stessa situazione per le batterie: più di 1 italiano su 2 dichiara di avere in casa pile e batterie esauste.
La dismissione dei rifiuti elettronici
Un altro problema riguarda le modalità di dismissione: a fronte di un 63% di intervistati che si sono liberati di almeno un RAEE negli ultimi 12 mesi, 1 su 6 dichiara di averlo fatto in modo inappropriato, gettandolo nel sacco dell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica. Tra i meno virtuosi in materia di smaltimento ci sono i giovani di età compresa fra i 18 e i 26 anni.