La mancanza di prodotto, le difficoltà globali di approvvigionamento e i ritardi nelle consegne, che interessano la filiera del pedale negli ultimi anni, non frenano il desiderio di bici degli italiani. Dopo i numeri record del 2020, con oltre 2 milioni di pezzi venduti, il mercato 2021 sfiora infatti il dato dell’anno precedente, fermandosi a 1.975.000, pari a un -2%. Sono alcuni dei dati diffusi nel corso della conferenza stampa di presentazione della 79sima edizione di Eicma, il salone delle due ruote che si terrà dall’8 al 13 novembre, a Fiera Milano Rho.
Stime annuali
Le stime annuali di Confindustria Ancma (Associazione Ciclo Motociclo Accessori) descrivono un mercato nazionale in salute, dove le biciclette tradizionali, con 1.680.000 pezzi venduti, segnano una leggera flessione (-3%), mentre le e-Bike continuano, anche se in modo meno robusto, la loro crescita con 295mila biciclette a pedalata assistita vendute, +5% sul 2020. Secondo le previsioni di Ancma, il mercato nazionale 2022 dovrebbe ragionevolmente attestarsi vicino ai volumi dell’anno precedente. “Il settore delle due ruote arriva bene a questo appuntamento – ha commentato Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma e Ad di Eicma -. Siamo in uno scenario veramente difficile e il fatto che il mercato in Italia vada praticamente come nel 202 è un risultato importante che denota un’attenzione post Covid del pubblico per le due ruote”.
Nuovi record
Nel 2021 l’industria europea del ciclo ha fatto segnare nuovi record: dopo l’andamento molto positivo dell’anno precedente, il mercato 2021 ha superato per la prima volta i 22 milioni di pezzi venduti. La crescita nell’Eurozona è stata trainata in particolare dalla continua e robusta domanda di e-bike, che ha superato i 5 milioni di unità vendute.