Dall’Unione Europea una proposta per i pagamenti istantanei in euro

La Commissione europea lancia una proposta per accelerare l’introduzione dei pagamenti istantanei in euro in modo “conveniente, sicuro e senza ostacoli” per tutti i cittadini e le imprese in Europa. “I pagamenti istantanei consentono di trasferire denaro in qualsiasi momento della giornata in 10 secondi. È molto più veloce rispetto ai bonifici tradizionali”, evidenzia Bruxelles. La proposta modifica e aggiorna il regolamento del 2012 sui pagamenti in euro (Sepa) e prevede l’obbligo di rendere i pagamenti istantanei in euro universalmente disponibili e allo stesso prezzo praticato per i bonifici tradizionali non istantanei in euro.

Un vantaggio per famiglie e imprese

Bruxelles evidenzia che all’inizio del 2022 solo l’11% di tutti i bonifici in euro nell’Ue erano istantanei. I pagamenti istantanei, ha evidenziato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, “dovrebbero essere accessibili a tutti in Europa, in modo da rimanere competitivi a livello globale e sfruttare al massimo le opportunità di innovazione offerte dall’era digitale”. Un punto di vista condiviso anche dalla commissaria per i Servizi finanziari, Mairead McGuinness, secondo la quale “il passaggio dai trasferimenti del ‘giorno dopo’ a quelli in ‘dieci secondi’ ha un grande impatto, paragonabile al passaggio dalla posta alla posta elettronica” e va a vantaggio di famiglie e Pmi.

Quattro pilastri

La proposta punta dunque a rendere i pagamenti istantanei la nuova norma nell’Ue rimuovendo tutte le barriere che oggi non li rendono ancora abbastanza fruibili da tutti. Si compone di quattro pilastri: rendere i pagamenti istantanei in euro universalmente disponibili in via obbligatoria; renderli più economici con l’obbligo per gli istituti di garantire che il prezzo applicato per i pagamenti istantanei in euro non superi il prezzo praticato per i bonifici tradizionali non istantanei in euro; aumentare la fiducia con l’obbligo per i fornitori di verificare la corrispondenza tra il numero di Iban e il nome del beneficiario per notificare possibili errori e frodi prima che venga effettuato il pagamento; eliminare le frizioni nell’elaborazione dei pagamenti istantanei in euro preservando l’efficacia dello screening delle persone soggette a sanzioni dell’Ue.