Il rapporto tra le donne e la cultura finanziaria è stato al centro di un convegno recentemente organizzato dalla Banca d’Italia. Partendo da un lavoro dell’Università Cattolica di Milano, nel corso dell’appuntamento “Le donne e la cultura finanziaria: gli strumenti per avvicinarle”, si sono affrontati gli stereotipi di genere nel campo del risparmio e si è cercato di analizzare quali possano essere le strategie per avvicinare le donne ai temi economici e finanziari.
Aumentare la cultura finanziaria
Come spiegato in apertura dell’incontro, spesso le donne sono coloro che, in ambito familiare, hanno una minore cultura finanziaria. Per questo è necessario migliorare la conoscenza degli elementi essenziali del risparmio, concentrandosi anche sulle possibilità di investimento. Bisogna quindi spingere affinché ci sia una maggiore coscienza finanziaria tra le donne italiane, affrancandosi da una visione che vede la gestione del denaro tipicamente maschile.
Argomento tabù
Nel corso dell’incontro si è cercato quindi di individuare quali possano essere gli elementi in grado di avvicinare le donne agli strumenti finanziari, dando loro anche il tempo e il modo di interessarsene. Secondo quanto emerso durante i vari panel, le donne non hanno una resistenza al tema del denaro: ciò che manca è una comunicazione efficace e semplice sul tema, in grado di attirare la loro attenzione. Inoltre, in alcune situazioni, parlare di denaro è ancora visto come un tabù, e questo contribuisce ad una mancata informazione sul tema.
Ottica familiare
Un altro problema evidenziato è come le donne che investono spesso lo facciano solo in un’ottica familiare, senza pensare al proprio benessere. Tenendo conto delle prospettive economiche attuali e delle interruzioni di carriera, più frequenti nelle donne, a lungo termine questa si rivela una scelta dannosa.
Una comunicazione efficace
Ciò che sembra avere appiglio su diverse donne sono le storie finanziarie di altre persone. Attraverso esempi concreti, non sempre vincenti e per questo in grado di far sentire chi ascolta capito, e non giudicato, si riesce a far comprendere al meglio concetti finanziari che appaiono complicati, ma che in realtà sono alla portata di tutti. In generale, è il linguaggio concreto e diretto che meglio cattura l’attenzione delle persone, mentre si rivela perdente un approccio estremamente tecnico, che rischia di lasciare fuori chi non ha una solida conoscenza finanziaria.