È aumentata negli anni la quota di italiani che vorrebbe l’introduzione dell’educazione finanziaria sia nelle scuole (da 86,5% a 89,1%) che sul posto di lavoro (da 76,5% a 79,5%). Lo rivela il Rapporto Edufin 2022 “Educazione finanziaria: strumento d’orientamento in tempo d’incertezza” realizzato dal Comitato Edufin in collaborazione con Doxa, il quale riporta anche un aumento della notorietà del Comitato Edufin (da 8,5% a 12,1 %) e del Mese dell’Educazione Finanziaria (da 12% a 18,9%). Inoltre, un italiano su dieci sa che esiste una Strategia nazionale per l’educazione finanziaria.
Giovani, tendenza da migliorare
Tra le conoscenze finanziarie, è “incoraggiante” inoltre che circa il 67% della popolazione conosca gli effetti dell’inflazione sul potere di acquisto, spiega il rapporto. Nonostante i “miglioramenti riscontrati” e il grande successo riscosso dal “Mese”, la strada da fare in questo campo è ancora molta, viene sottolineato. Rimane infatti “bassa” la percentuale di persone con un elevato livello di conoscenza finanziaria (appena il 44,3%), in particolare tra i più giovani (solo il 30,5%), che proprio in virtù di questa scarsa alfabetizzazione mostrano una propensione verso investimenti più rischiosi.