I Palazzi di Poste nelle Marche tornano all’antico splendore. Il Palazzo delle Poste di Ascoli Piceno e quello di Piazza Milani a Fabriano sono stati ristrutturati grazie al progetto “Cento facciate”, un’iniziativa pensata per favorire il recupero e restauro delle facciate esterne di cento edifici di proprietà dell’Azienda in tutta Italia.
Il recupero degli edifici
I lavori hanno permesso il recupero e restauro dei prospetti esterni degli edifici storici al fine di restituirgli l’originale bellezza architettonica. Gli investimenti sostenuti per la manutenzione del patrimonio immobiliare dimostrano ancora una volta la vicinanza di Poste Italiane alle comunità locali in ogni parte del territorio nazionale. Anche ad Ascoli l’Azienda ha riconsegnato alla cittadinanza un immobile di alto valore architettonico che da oggi, in una nuova veste, contribuisce ad arricchire lo skyline cittadino senza però dimenticare l’importante ruolo sociale che l’edificio ha rappresentato per tutte le generazioni e in ogni epoca.
Il dettaglio dei lavori
Ad Ascoli, il lavoro ha previsto il ripristino delle facciate, con il supporto di una restauratrice e in collaborazione con la soprintendenza, la stabilizzazione dei frontoni, nonché la predisposizione per un nuovo atm e una rivisitazione più sicura delle modalità di accesso alla filiale. A Fabriano è stato realizzato il miglioramento della facciata attraverso un ripristino dell’illuminazione e dell’insegna luminosa, nonché la pulizia di pietre e pittura esterna.
Simbolo della storia d’Italia
L’intervento di ristrutturazione dell’edificio di Ascoli si aggiunge a quelli già realizzati su tutto il territorio nazionale. Il progetto “Cento Facciate” si concluderà alla fine del 2023 con il restauro di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali. Nell’anno in cui Poste Italiane celebra i suoi 160 anni, i suoi Palazzi continuano a rappresentare un punto di riferimento sul territorio nazionale e a essere un simbolo della bellezza architettonica e della storia d’Italia. Il Palazzo di Ascoli, oggi come ieri, è emblema di un’epoca e ricopre un ruolo di indiscutibile testimonianza storica e di maestosa autorevolezza.
