Omnicanalità e scenari dell'e-commerce: PostePay e l'evoluzione dei pagamenti digitali

La presenza di PostePay al Salone dei Pagamenti di Milano è stata di primo piano anche nella seconda giornata dell’evento, che ha visto alternarsi diversi workshop sull’evoluzione e i nuovi scenari dei digital payments. A fare il punto sull’ottimo stato di salute di PostePay, leader di settore, è stato proprio l’Ad della società, Marco Siracusano, che ha sottolineato – ai microfoni del TG Poste in occasione dell’evento del 23 novembre – che “in Italia un acquisto e-commerce su tre è fatto tramite PostePay” e che l’Azienda sta ora investendo “sull’evoluzione del proprio ecosistema”, sempre più “al servizio di Poste e delle sue decine di milioni di clienti, anche come percorso di alfabetizzazione ai sistemi di pagamenti e di inclusione digitale”. “PostePay – ha aggiunto Siracusano – ha avuto la capacità di dare esecuzione alla strategia del Gruppo ponendosi come intermediario ibrido e specializzato con i pagamenti al centro, ma con la possibilità di puntare su altri servizi a valore aggiunto, come la telefonia oggi e l’energia domani”.

Request to pay

Come detto, ieri è stata una intensa giornata di workshop, a partire da quello dedicato allo schema paneuropeo “SEPA Request to pay”, avviato ormai da circa un anno e mezzo, che ha visto tra i relatori Alberto Scaduto, responsabile incassi Postepay. “Ci siamo interessati alla request to pay (RTP) perché si inserisce in aspetti fondamentali del business di Poste italiane – ha spiegato – Da un lato come prestatori di servizi ad aziende, dall’altro come incumbent nel mondo degli incassi e dei pagamenti. Abbiamo iniziato a studiare sin da subito il nuovo schema paneuropeo, ad analizzarlo e identificare i principali casi di applicazione. Considerate le 209mila aziende debitrici di Poste Italiane, abbiamo deciso di applicare la soluzione di request to Pay internamente vedendo nel Gruppo Poste Italiane il soggetto creditore che invia le stesse RTP ai debitori delle fatture emesse dal Gruppo. La soluzione la stiamo rilasciando in questi giorni”.

Postepay e gli scenari dell’e-commerce

Flavio Mastrangelo, Responsabile Acquiring & Loyalty Postepay, è stato invece tra i protagonisti del workshop “L’evoluzione dell’e-commerce, oltre il buy-now-pay-later”, dove ha spiegato che “noi operatori studiamo sempre soluzioni diverse e valutiamo ogni volta nuovi ingressi nel mondo dell’e-commerce. Il mondo delle pmi sull’e-commerce è cresciuto del dieci per cento. Di conseguenza questi nuovi target di pagatori e di merchant hanno portato nuove esigenze. Chi si è affacciato al mondo dell’e-Commerce, si trova ad affrontare nuovi aspetti”. Tra le nuove esigenze, si riscontrano “facilità d’utilizzo e un accesso al credito più semplice, più sicuro e più economico. Come PostePay abbiamo visuale privilegiata raggiunta grazie alle nostre carte. Infatti sono nate tante nuove soluzioni di fast check out per clienti pagatori e per i merchant. L’obiettivo è aumentare la redditività dei merchant, riducendo l’abbandono del carrello e incrementando il traffico dei clienti anche tramite il programma PostePay cashback”.

Oltre l’omnicanalità

Infine, Simona David, Responsabile Iniziative Progettuali Postepay, è intervenuta nel panel “Oltre l’Omnicanalità”, dove ha sottolineato che dobbiamo costruire dei prodotti che riescano a traghettare i clienti nel mondo digitale e cashless senza alcuna difficoltà. Abbiamo semplificato gli step per arrivare al virtuale in modo da far diventare i nostri clienti full digital. Crescono anche le transazioni e-commerce e, di conseguenza, aumentano anche i clienti business. Il nostro scopo è sviluppare e sperimentare prodotti sempre più smart, sicuri”. Affrontando il discorso dei big data, David sostiene che l’omnicanalità non può non passare attraverso l’analisi di queste informazioni e “la crescita della relazione con i clienti con un touch human digitale, un modo per dire che noi ci siamo. Fino a qualche anno fa – conclude – quando parlavi solo di canale digitale, ci si scontrava con qualche perplessità. La nostra capillarità della rete fisica è vastissima ed è basilare. Ormai l’integrazione è forte. Io ripeto ciò che ha detto il nostro amministratore delegato e cioè che Poste è la piattaforma omnicanale – fisica e digitale – più grande che ci sia”.