Le donne hanno avuto e hanno oggi un ruolo importante nello sviluppo di Poste Italiane e nel suo successo. Così la presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, ha introdotto, insieme al Condirettore Generale Giuseppe Lasco, l’evento dedicato al Premio Serao, con la consegna delle targhe alle vincitrici degli anni passati.
I numeri
“Poste costituisce un modello per la parità di genere – ha detto – perché qui è sostanziale la conciliazione dei tempi professionali con i tempi della famiglia. È importante per una donna, il nostro è un impegno che viene da lontano e che continueremo a portare avanti”. Farina ha poi passato in rassegna i numeri della presenza delle donne in Poste: “Il 53 per cento di tutto il personale ma, cosa più importante, tra quadri e manager, il 46 per cento è donna, dato che diventa ancor più evidente se ci mettiamo i direttori di Uffici Postali, con i quali arriviamo al 59 per cento. Tra i consulenti finanziari, il 65 per cento è donna: è un’esperienza di vita in Poste, dove anche a livello manageriale c’è un buon numero di donne”.
“Abbiamo precorso i tempi”
Farina ricorda di essere lei stessa una testimonianza della presenza femminile in Azienda: “In tempi lontani, prima ancora della legge sulle quote, sono stata nominata AD della più grande controllata del Gruppo Poste. Anche nel nostro Cda il 44 per cento è donna: se pensate che, dopo anni di battaglie, è stata promulgata pochi giorni fa la nuova direttiva UE sulla parità di genere che prevede che il 40 per cento dei CDA sia composto donne, ma entro il 2026. Direi che abbiamo precorso i tempi e di questo sono orgogliosa”. Quindi, la Presidente di Poste passa al ricordo della figura di Matilde Serao e del progresso delle Poste: “È una storia che Poste ha intrapreso dagli inizi, nel 1863 sono state assunte le prime donne impiegate telegrafiste, tra cui appunto Matilde Serao. Proprio queste donne, come le sportelliste e portalettere o Direttori di Uffici Postali di oggi, nonché consulenti o esperti di digitale: sono donne che hanno avuto grande parte nello sviluppo di Poste Italiane e nel suo successo”.