Crescono le imprese italiane che hanno effettuato, o prevedono di fare, eco-investimenti, per avvicinarsi a livelli di produzione efficienti e sostenibili. L’ultimo rapporto Greenitaly (Symbola-Unioncamere) spiega che nel 2021 le imprese che prevedevano di effettuare eco-investimenti erano pari al 24,3% del totale. Nell’ultimo decennio queste aziende sono cresciute in incidenza sul totale di 10 punti percentuali, passando dal 14,3% del 2011 al 24,3% del 2021.
Un gap da colmare
Eppure – riferisce sempre GreenItaly – l’Italia è ancora in ritardo nell’ Eco-Innovation Index (guidato dal Lussemburgo con 171 punti), collocata nel secondo gruppo di merito dei paesi più performanti nel green: con 124 punti il nostro Paese fa parte del gruppo Average Eco-I Performers, distinguendosi in questa classifica di 9 Paesi come l’unico con risultato migliore della media UE (121 punti)i. Neanche la pandemia ha fermato questo processo migliorativo.
Lombardia maglia rosa
La distribuzione geografica delle imprese che hanno investito in prodotti e tecnologie green tra il 2017 ed il 2020 conferma la Lombardia come regione con la concentrazione di valori più elevati, oltre 90 mila imprese investitrici, il 17% del totale. Tra le prime cinque regioni più attive si confermano il Veneto, con 51.780 unità (9,7% del totale); la Campania, con poco più di 46 mila unità (pari all’8,7%), e l’Emilia-Romagna (41.850 unità pari al 7,9%).