poste storie

La mostra Poste Storie, che racconta attraverso un viaggio nel tempo i 160 anni di Poste Italiane, è allestita presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Postale di Piazza San Silvestro a Roma: ad essa dedica un lungo approfondimento il TG5, ricordando come la storia di Poste si incroci con quella d’Italia. Partendo dal suono del corno postale: “I postini 160 anni fa suonavano questo strumento – spiega il servizio – per avvisare del loro arrivo e della loro partenza. Si muovevano con biciclette e consegnavano lettere e pacchi in ogni angolo del Paese”. Quelle stesse biciclette che sono visibili nella mostra.

La società cambia, Poste Storie la racconta

Da allora le cose sono cambiate, certo – prosegue l’approfondimento del TG 5 – basti pensare che oggi la cassetta postale ha un display frontale. I postini invece ora li vediamo guidare scooter elettrici con divise che li fanno sembrare arrivare dal futuro, molto diverse da quelle indossate 160 anni fa. Spazio poi alle parole di Francesca Celani dell’Archivio Storico di Poste Italiane: “La mostra – spiega – è una testimonianza di come Poste sia una grande infrastruttura del Paese, è un percorso che parte dalla storia e arriva al presente e mostra come questa Azienda si sia continuamente innovata. Dalla Grande Guerra, alla pandemia, al Covid,  Poste è stata sempre presente perché è una azienda innovativa, moderna, sempre al passo con i tempi e vicina ai cittadini, ai loro bisogni ed alle loro necessità”.

Le donne telegrafiste, pioniere di Poste Italiane

Parlando di Grande Guerra, il servizio mostra poi le postazioni mobili delle Regie Poste, utilizzate dai militari “per scrivere alle loro famiglie”. Il TG 5 ricorda come Poste Italiane sia al servizio degli italiani con 121.000 dipendenti suddivisi in oltre 12.800 uffici postali su tutto il territorio nazionale: “Il 54% dei dipendenti sono donne – conclude il servizio – e sono state proprio loro la prima forza lavoro di Poste Italiane nei momenti più critici del Paese”. Il TG 5 ricorda infatti che “grazie al telegrafo le donne cominciano a lavorare in Poste Italiane, appunto come telegrafiste ed erano già più di 8.000 nel 1911”.