Con 120mila dipendenti e quasi 13mila uffici postali in tutto il territorio, Poste Italiane è senza dubbio un gigante nel panorama economico italiano. A ribadirlo è un articolo pubblicato sull’ultimo numero di Prima Comunicazione, all’interno del quale viene raccontata la capacità di Poste di rimanere sempre al passo con i tempi, senza però abbandonare mai il territorio e garantendo costantemente il servizio universale
I numeri di Poste
Poste in 160 anni di vita ha cambiato pelle, uscendo dal recinto della semplice consegna della corrispondenza e della raccolta del risparmio con il tradizionale strumento del buono fruttifero, per allargarsi ad altre attività. E così, racconta il mensile, a fianco dei 33mila veicoli che consegnano lettere e pacchi, con l’aiuto di 18 voli aerei al giorno, Poste è anche credito e assicurazione: 28,6 milioni di carte di pagamento, 35 milioni di clienti nei servizi finanziari, 17,5 miliardi di euro in premi assicurativi del ramo Vita.
Il servizio postale universale
Anche se le Poste di oggi sono diverse da quelle nate 160 anni fa con il nome di Regie Poste, all’azienda rimane l’obbligo del servizio universale, su cui vigila l’Agcom. Si tratta di un contratto che impone di recapitare lettere, cartoline e altra corrispondenza agli utenti, che risiedono in Valle d’Aosta o a Linosa. Il servizio universale è rimasto a Poste, nonostante l’apertura ai privati. E il movimento dei 40mila addetti alla consegna ha trasformato il giallo delle divise e dei furgoni nel colore della continuità e dell’affidabilità.
La sfida dell’e-commerce
Poste continua il suo cammino anche nella sfida più impegnativa sul fronte della corrispondenza, dove la partita si gioca sull’e-commerce e sui pacchi. Poste, spiega ancora Fabio Bogo, autore dell’articolo, risponde ai giganti dell’e-commerce con Sda, acquisita da tempo, e con le recenti Nexive e Milkman; a quest’ultima è affidato il compito di competere in velocità e consegne nei giorni festivi. Importante è anche la rete Punto Poste, organizzata con 13mila punti di ritiro tramite la rete di tabaccherie e cartolerie, e con 3.500 armadietti che possono essere installati anche nei condomini e che permettono non solo il prelievo del pacco ordinato, ma anche il deposito per una spedizione in partenza.
Il progetto Polis
L’articolo racconta anche il progetto Polis di Poste Italiane, un ambizioso allargamento a tutti i cittadini della possibilità di usufruire di quei servizi che sono spesso difficili per chi non abita in un grande centro urbano. Funzionerà così: gli uffici postali nei piccoli comuni, 7mila centri italiani con meno di 15mila abitanti, saranno equipaggiati per fornire nuovi sportelli attrezzati digitalmente per ottenere documenti come il passaporto e vari certificati. Ci saranno anche spazi per il coworking e centraline per la ricarica dei veicoli elettrici. Il progetto, autorizzato dalla Commissione europea e compreso nel Pnrr italiano, ha anche come obiettivo quello di evitare lo spopolamento del territorio, e sarà completato entro il 2026.