All’interno dell’Ufficio Postale di Piazza San Silvestro, a Roma, nell’ambito dello spazio espositivo Poste Storie, si trovano le opere di 8 artisti contemporanei, che hanno interpretato i valori su cui si fonda la strategia di sostenibilità di Poste Italiane. Tra questi artisti si trova anche l’illustratore Riccardo Guasco il quale, ispirandosi al valore del Territorio, ha creato una cartolina unica dell’Italia con protagonista un portalettere.
L’Italia di Riccardo Guasco
“L’idea di interpretare un tema importante come quello del valore al territorio – racconta l’illustratore a TG Poste – è nata indubbiamente dal patrimonio culturale e paesaggistico che offre l’Italia e in cui Poste Italiane si muove. “La cartolina era un po’ un minimo comune denominatore” aggiunge l’artista, dal momento che questo oggetto, “univa le persone dalle diverse parti d’Italia”. Persone che affidavano “il loro pensiero e questa foto alle poste”. Riccardo Guasco ha voluto proporre “una scansione a quattro settori, in modo da rappresentare più paesaggi possibili”. La bellezza dell’Italia, secondo l’autore, “è nella diversità dei suoi paesaggi” e, per questo, bisognava rappresentarne più tipologie possibile. I paesaggi sono collegati tra loro da dei pallini gialli, “una mappa immaginaria di quelli che sono gli uffici postali”, dal momento che “questo cerchio lo si ritrova in un po’ tutte le località italiane: nei borghi, nelle grandi città e nelle località di mare”.
La figura del portalettere
“Protagonista dell’opera – evidenzia Riccardo Guasco – è sicuramente il portalettere”. La sua figura “viene spesso collegata all’Italia e al portare un messaggio, un sorriso e uno sguardo”. L’artista l’ha quindi scelto come figura centrale dell’opera, essendo “trasversale in tutti i paesaggi”: lui rappresenta “la presenza umana”, una figura in grado di “portare il calore” attraverso un “messaggio vero e non freddo, senza la figura umana che lo trasporta”. All’interno della cartolina si trova anche un’illustrazione animata, in grado di “dare un messaggio di ulteriore modernità”, dal momento che “si entra in un paesaggio sempre in movimento” guardando, attraverso “gli occhi del portalettere”, centri di montagna o di mare. Una scelta che “rinforza ancora di più il messaggio che Poste è davvero all’interno del territorio”.