Poste Storie, un’opera in “filigrana” per sintetizzare la finanza sostenibile

Una tavola di 36 elementi divisi in 4 terne cromatiche che si può ricomporre in un numero quasi infinito di combinazioni. Adriano Attus, designer e artista visivo, ha immaginato così la finanza sostenibile, dopo la chiamata di Renato Fontana, curatore della mostra interattiva “Poste Storie”, allestita presso il centralissimo Ufficio Postale di Piazza San Silvestro, a Roma.

La sfida della finanza sostenibile

“Trasformare Poste e la finanza in arte è stata una sfida – sottolinea Attus – Ho lavorato sui numeri giocando con l’idea di dinamismi a serie delle opere che ho chiamato neometrie, partendo da un tassello con la forma di un francobollo. Ho cercato così di astrarre l’idea fisica del denaro – prosegue l’artista – unendo l’idea di onda e l’idea di filigrana e per farlo ho cercato di utilizzare delle terne cromatiche”. Il risultato che ne è scaturito è una composizione volutamente semplice in continuo divenire, che rappresenta la continua interazione e commistione tra Poste, le persone e il sistema finanziario: “Volevo anche che la scelta dei colori richiamasse le valute più importanti come euro, dollaro e yen in un ambito di internazionalità dove i soldi continuano a girare all’infinito”.

L’interattività

Accanto alla tavola, nell’allestimento di Poste Storie, c’è una riproduzione in miniatura dell’opera divisa in 36 elementi che si possono comporre e ricomporre all’infinito, “così come all’infinito – conclude l’autore dell’opera – si può ricomporre in modo sostenibile il proprio portafoglio finanziario”.