Dalla Campania alla Sicilia, numeri in crescita per le nuove imprese nel Mezzogiorno

A cinque anni dalla sua nascita, l’incentivo “Resto al Sud”, che agevola l’avvio o l’ampliamento di progetti imprenditoriali soprattutto nel Mezzogiorno, ha raggiunto quota 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro, rappresentando una leva anticongiunturale e una concreta opportunità di sviluppo produttivo e occupazionale.

Bilancio positivo per il Mezzogiorno

È un bilancio tutto positivo quello che emerge dai dati della misura agevolativa nata nel gennaio 2018 che fa parte del portafoglio incentivi di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, e che al Sud sostiene l’avvio e il consolidamento di imprese per lo più gestite da giovani e dalle fasce deboli del mercato del lavoro. Dopo cinque anni e oltre 40.000 domande presentate a Invitalia, gli investimenti attivati sono complessivamente pari a quasi un miliardo di euro, a fronte di 766 milioni di agevolazioni erogate.

Campania sul podio

Il profilo imprenditoriale che emerge dai dati vede prevalere al 63% il genere maschile, che per oltre il 50% è under 35 e in possesso del diploma di licenza superiore (63%). La regione più attiva è la Campania con 7.042 imprese finanziate, a cui segue la Sicilia con 2.192. Chiude il podio con 1.960 aziende finanziate la Calabria. La tipologia delle iniziative finanziate spazia dal quasi 50% per le attività turistiche culturali al 23% per le attività manufatturiere e il 20% per quelle che riguardano i servizi alla persona.

Le iniziative

Nell’ambito delle iniziative che intendono diffondere le opportunità offerte da “Resto al Sud” e raccontare alcune storie di successo, il prossimo 30 gennaio, a Napoli, sarà presentata una guida realizzata dal Gambero Rosso e da Invitalia che vede protagoniste alcune delle aziende finanziate nel settore enogastronomico. Nel corso dell’evento verranno anche premiate 5 imprese che si sono distinte in ambiti specifici come l’economia circolare, la legalità, l’inclusione, l’innovazione e la sostenibilità ambientale.